Giuseppe Salluzzo
27 Gennaio 2019Disegna I personaggi sulla base
27 Gennaio 2019La Spagna: lezione di geografia
Ricerca di geografia di Silvia Sorrentino
Scuola media
Superficie: 504 782 kmq
Popolazione: 41 060 000
Densità: 81 ab./kmq
Ordinamento: monarchia costituzionale
Capitale: Madrid
Moneta: euro
Lingue: spagnolo (castigliano), catalano, gallego, basco
Religioni: cattolici (67%)
POSIZIONI E CONFINI
La Spagna occupa più dell’ 80% della penisola Iberica, situata nell’Europa dell’Ovest. A Nord è bagnata dall’Oceano Atlantico (qui denominato Mar Cantabrico) e confina a Nord-Est con la Francia; ad Ovest e a Sud-Ovest è bagnata dal Mar Mediterraneo; al di là dello Stretto di Gibilterra, a Sud-Est e ad Est si affaccia sull’Oceano Atlantico.
ASPETTO FISICO
Il territorio spagnolo ha una forma piuttosto tozza e non articolata. Possiamo distinguervi tre regioni geografiche.
1. Le catene settentrionali sono formate dai Pirenei e dalla Cordigliera Cantabrica. La prima è geologicamente giovane, formatasi in seguito alla collisione delle piatteforme euroasiatica e africana. I Monti Cantabrici, invece, sono di origine antica e sono soggetti a fenomeni di erosione. La disposizione di questa catene riduce l’influenza dei venti umidi. La zona centrale della Meseta è infatti più arida, mentre quella atlantica molto piovosa.
2. Al centro abbiamo la Meseta, altopiano molto vasto e semiarido. E’ di antica formazione e l’altitudine media è di 600m. E’ costituita da diverse catene montuose come la Sierra de Gredos e la Sierra de Guadarrama. Inoltre, ad Est è delimitata dal Sistema Iberico e a Sud dalla Sierra Morena.
3. Nella zona meridionale abbiamo invece il Sistema Betico, formato da molte catene fra cui la Sierra Nevada. Essa ospita il monte più alto della Spagna: il Mul’hac’èn di 3478 m. le pianure si limitano a fasce costiere, tranne quella dell’Ebro a Nord e la vallata del Guadalquivir a Sud.
I fiumi che attraversano il territorio spagnolo sono molti, ma generalmente di regime irregolare e ciò limita la navigazione fluviale.
I più importanti sono l’Ebro, il Guadalquivir, il Duero, il Tago e la Guadiana.
L’Ebro nasce dai Pirenei attraversando Catalogna e, rispetto agli altri cinque fiumi più importanti, è l’unico a sfociare nel Mar Mediterraneo.
Il Guadalquivir, che attraversa Andalusia, sfocia nell’Atlantico insieme al Duero, al Tago e alla Guadiana che prima attraversano il Portogallo.
La diversa morfologia territoriale influenza il clima. Al Nord troviamo un clima atlantico, mite e piovoso; a causa di questa caratteristica questa zona viene denominata “Spagna Verde”. Nella regione della Meseta è continentale con inverni freddi ed estati calde e aride. A Sud e nelle isole Baleari il clima è mediterraneo, con temperature medie elevate e scarse precipitazioni. Nelle isole Canarie, territorio esterno alla Penisola, sono caratterizzate da un clima fresco ma molto secco.
POPOLAZIONE E CITTÀ’
La popolazione è costituita da 41 060 000 abitanti prevalentemente Spagnoli. Ad essi si affiancano minoranze etnico-linguistiche concentrate in Catalogna, Galizia e Province Basche. E’ presente anche un buon numero di immigrati nordafricani che si stabilizzano nel Sud, dove le industrie richiedono manodopera a basso costo. La distribuzione della popolazione è svantaggiata dalla morfologia del territorio e per questo è piuttosto squilibrata.
Nelle vicinanze dei fiumi, delle coste e nelle regioni più industrializzate la densità è molto alta, diversamente dalle zone montuose. I settori secondario e terziario sono in via di sviluppo e in relazione a ciò la popolazione urbana sta aumentando (78%).
MADRID
Palazzo reale
Museo del Prado
Madrid è la capitale e si trova al centro della Meseta. E’ il centro politico, culturale, industriale e commerciale; inoltre, era già diventata capitale del Regno di Castiglia nel 1561.
Anche il suo patrimonio artistico e architettonico, caratterizzato da diversi stili artistici fra cui il barocco, è molto ricco. Tra i monumenti più importanti abbiamo il Palazzo Reale, l’Accademia Reale di Belle Arti e molti altri fra cui il Museo del Prado (sede di raccolte che si ispirano alle collezioni reali del Cinquecento e del Seicento). Sorge nei pressi di Madrid anche il Monastero di San Lorenzo dell’Escoriale, residenza di Filippo II. Altro elemento significativo è il Quartiere Salamanca che collega i moderni quartieri residenziali al centro città.
BARCELLONA
Sagrada Familia di Antonio Gaudì (Barcellona)
Valencia (capitale dell’omonima regione) è un attivo porto sul mediterraneo e centro industriale.
Saragozza (capitale di Aragona) è centro di industrie e sede di un’antica università.
Malaga riserva, invece, molte testimonianze dell’epoca romana e araba; oltre ad essere la città natale del celebre pittore Pablo Picasso.
Murcia è l’altra città che dà il nome alla regione appartenente. Partecipa a un programma europeo per la competitività agricola salvaguardando l’ambiente.
Bilbao è la principale città basca ed il più importante porto fluviale, oltre ad essere un attivo centro commerciale. Grazie al suo Museo Guggenheim d’arte moderna e contemporanea è una delle nuove capitali europee.
Altre città importanti sono Toledo, Cordova, Avila, Cadice, Segovia, Santiago de Compostela, Càceres, Salamanca e Alcalà de Henares.
RISORSE E ATTIVITÀ’ ECONOMICHE
La Spagna è riuscita a sviluppare la propria economia grazie a diversi slanci ricevuti. Fra questi abbiamo l’ingresso nell’Unione Europea e l’apertura dei mercati esteri. Ogni anno la sua importanza economica aumenta e il numero dei disoccupati diminuisce. Due degli obiettivi che il governo spagnolo vuole raggiungere sono il miglioramento della qualità dell’occupazione giovanile, che spesso è precaria, e l’espansione del lavoro femminile.
Inoltre, dal 1999 la Spagna è il primo investitore straniero nei paesi Latinoamericani dove è rilevante le diffusione delle multinazionali spagnole soprattutto in alcuni campi come quello delle telecomunicazioni, delle finanze, del petrolio e dell’energia elettrica: si può parlare di reconquista economica delle antiche colonie oltreoceano.
Settore primario: l’agricoltura ha subito una forte spinta dalle innovazioni nelle tecniche di raccolto e dagli interventi di pianificazione e d’investimento.
Nonostante ciò è influenzata negativamente da due fattori: primo la contrapposizione fra i latifondisti del centro e del sud e i piccoli proprietari nordici; secondo le caratteristiche morfologiche perché la maggior parte del suolo agrario è arido o semiarido, anche le scarse risorse idriche soggette a interventi statali non aiutano. Inoltre, vi è una forte differenza fra alcune zone della Meseta non irrigate (secànos) e quelle irrigate delle pianure costiere o delle valli. Nelle prime sono concentrate coltivazioni di cereali (frumento e orzo), mentre nelle seconde sono coltivati intensivamente ortaggi, agrumi e piante industriali (tabacco, cotone e barbabietola da zucchero). Sulle colline e sulle coste meridionali sono diffusi anche l’olivo e la vite e questi prodotti mediterranei fondano il 50% delle esportazioni spagnole facendo concorrenza con l’Italia e altri Paesi mediterranei. La Spagna divide con il Portogallo il primato mondiale per la produzione di sughero.
L’allevamento di bovini, ovini (fra cui la pregiata razza da lana merinos) e suini si pratica nelle regioni montane, con prati e pascoli. Inoltre, in Andalusia è tradizionale l’allevamento di tori da corrida.
Altro elemento molto significante per il settore primario spagnolo è la pesca, i cui prodotti più lavorati sono le acciughe, sardine e tonni. I suoi porti principali sono La Coruna, Vigo e Cadice sull’Atlantico, mentre sul Mediterraneo sono Malaga e Matarò.
Settore secondario: l’industria è riuscita a svilupparsi grazie alle risorse minerarie, agli investimenti stranieri e da un processo di riconversione.
Sono numerosi i giacimenti di ferro, carbone, rame, piombo, zinco, manganese, uranio, tungsteno, zolfo sali potassici e mercurio.
L’energia è fornita dalle centrai idroelettriche, nucleari e termoelettriche alimentate dalle fonti del sottosuolo e dal petrolio importato. Gli investimenti stranieri sono stati essenziali per l’ammodernamento, fra le aziende più conosciute abbiamo la FIAT, Mercedes, General Motors, Philips, Abb e Volkswagen. Possiamo dividere il territorio spagnolo in quattro aree industriali: le Asturie e le Province Basche (industria siderurgica, meccanica e cantieristica); la regione di Madrid (industria chimica e e petrolchimica); Barcellona e dintorni (industria chimica, alimentare, tessile); l’area di Valencia e Cartagena (impianti siderurgici e raffinerie). Grazie allo svilupp generale dell’economia anche i comparti della calzatura e quello tessile acquistano sempre più importanza.
Settore terziario: questo settore è in grande espansione e riesce a coprire una buona parte del deficit nazionale. Infatti, le importazioni di materie prime e di macchinari superano le esportazioni di prodotti alimentari, tessili, chimici e autoveicoli.
Per fortuna le bellezza artistiche e paesaggistiche incrementano molto il turismo. Per le vie di comunicazione ferroviaria e stradale è stato costruito un piano di ammodernamento e ristrutturazione; grazie a ciò ora sono efficienti, però le condizioni morfologiche del territorio ostacolano alcune modifiche di sistemi già esistenti. I collegamenti aerei, come quelli di navigazione marittima, sono fondamentali per il turismo internazionale. I maggiori scali portuali sono Bilbao, Barcellona e Valencia; i porti petroliferi di rilevante importanza, invece, sono Cartagena, Algeciras, Santa Cruz de Tenerife.
La Spagna si è inserita recentemente fra i Paesi europei più avanzati grazie allo sviluppo delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione.
NOTIZIE E INFORMAZIONI SULLO STATO
La Spagna è una monarchia costituzionale a regime parlamentare. Oltre al territorio sulla penisola Iberica, appartengono ad essa le Isole Baleari nel Mediterraneo, le Canarie nell’Atlantico, le città di Ceuta e Melilla nel continente africano. Sul suolo spagnolo c’è Gibilterra: colonia inglese. Essa dista dall’Africa solo 13 km.
Lo spagnolo è la terza lingua più parlata al mondo (356 milioni) dopo l’inglese e il cinese; la prima insegnata negli stati statunitensi su Internet e nella musica leggera si contende il posto di prima in classifica con l’inglese.
La sua grande diffusione è data dalla storia che l’ha caratterizzata.
La Penisola Iberica è stata soggetta dalla colonizzazione da parte dei Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani che si fusero con gli Iberi, popolazione che abitava il territorio. I Romani la divisero in due regioni: Citeriore (orientale) e Ulteriore (occidentale). Successivamente alla caduta dell’impero romano la occuparono i Visigoti e gli Arabi che però nel 1260 si ritirarono nel Califfato di Granada dopo la riconquista cristiana. Nel 1479 i Regni di Castiglia e d’Aragona si unirono ed iniziarono un periodo di espansione che portò la Spagna a possedere un vastissimo impero coloniale. Nel Cinquecento, però, affrontò un rapido declino e nell’Ottocento le colonie diventarono dipendenti.
Nel Novecento ci furono drammatici eventi politici a causa dell’instabilità politica e il limitato sviluppo economico. Al seguito di una dittatura militare, nel 1931 la Spagna divenne una repubblica democratica rovesciata da Francisco Franco dopo una guerra civile.
Finalmente nel 1975 la democrazia tornò al potere e si instaurò una monarchia costituzionale a capo del re Juan Carlos I de Borbòn e sua moglie Sofia.
Dal 1983 la Spagna è stata divisa in diciassette comunità autonome le quali hanno una larga autonomia politica ed economica. Di fatto la Spagna presenta una strutture federale, ma alcuni regioni rivendicano l’indipendenza I Paesi Baschi e la Navarra vorrebbero raggiungere l’obiettivo attraverso l’associazione terroristica dell’ETA, il cui più recente attentato risale all’11 marzo 2004 all’interno di un treno che ha causato la morte a più di duecento persone.
Altri problemi della Spagna sono l’inquinamento da petrolio nel Mediterraneo, inquinamento dell’aria, la deforestazione e la desertificazione.
La Spagna, però, è maggiormente conosciuta per le sue specialità culinarie.
Gli Spagnoli, inoltre, hanno sviluppato nel tempo un’arte culinaria: il TAPEO. E’ il nostro aperitivo: essi amano girare in gruppo (da tre a sei persone) per camminare, stare insieme e chiacchierare; ma, contemporaneamente giudicare qual è stato il miglior tapeo. Si effettua verso le h 18/19; la loro cena, infatti, è verso le h 22:30/23:00.
L’inno nazionale spagnolo è l’unico al mondo che non ha un testo; gli Spagnoli, infatti, possono solo canticchiarlo.
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