Erik Erikson
27 Gennaio 2019Rosalia Di Nardo
27 Gennaio 2019di Libera Maria De Padova
Istituto Nazione di Statistica
La diffusione nella popolazione
Ogni anno circa il 20-25% delle persone con più di 18 anni soffre di almeno un disturbo mentale clinicamente significativo, come si legge in un rapporto pubblicato di recente, che riassume i dati di oltre 45 studi internazionali realizzati su campioni rappresentativi della popolazione generale, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Inoltre, il 41% degli uomini ed il 30% delle donne risultano aver sofferto almeno una volta nella vita di un disturbo mentale o dell abuso di sostanze o di alcool.
Sebbene le percentuali relative ai disturbi mentali siano simili nei due sessi, negli uomini appare molto più frequente labuso di sostanze e di alcool, mentre tra le donne si rileva una frequenza di due, tre volte maggiore dei disturbi depressivi e d’ansia e di quelli del comportamento alimentare (anoressia, bulimia). E’ possibile che tali differenze dipendano da un intreccio di fattori, alcuni di natura biologica, altri di natura squisitamente psico-sociale.
Si tratta di dati che sostanzialmente fotografano anche la situazione italiana, come emerge da due studi condotti rispettivamente a Firenze ed in Sardegna. Da una rilevazione dell’Istat (trimestre settembre-dicembre 1999) risulta che il 3,8% della popolazione italiana lamenta soggettivamente un disturbo psichico, come depressione, anoressia, bulimia, ecc. Si tratta di un numero di persone nettamente superiore rispetto a quello di persone che lamentano di altre patologie di rilievo come diabete, disturbi cardiovascolari gravi, ulcera, ecc.
Gli interventi possibili
Per quanto riguarda i possibili interventi, bisogna tenere presente che le persone con un disturbo mentale soffrono le stesse conseguenze e che non tutti i disturbi mentali richiedono necessariamente un trattamento medico. Da ricerche condotte in vari paesi, compresa l’Italia, è emerso che nel corso di un anno solo il 2,0-2,5% della popolazione adulta viene trattato dai servizi psichiatrici pubblici o privati. Dal momento che circa il 20-25% della popolazione soffre in un anno, almeno una volta, di un disturbo mentale, solo il 10% delle persone colpite approda ai servizi specialistici.
Fino ad ora è stata testata l’efficacia solo di una parte degli interventi psicoterapeutici e psicosociali praticati.
Si è visto che possono essere efficaci anche interventi preventivi psico-terapici brevi (di durata inferiore ai 6 mesi) con solo una seduta settimanale, e interventi di gruppo, che permettono di migliorare il rapporto tra benefici e costi. Detto questo, è importante accennare che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità una buona salute mentale comprende: avere una buona immagine di sé e una buona autostima; essere capaci di stabilire e mantenere relazioni non superficiali con un ampio spettro di persone; rispettare gli altri, non importa quanto differenti, ed essere capaci di empatia nei loro confronti; essere capaci di affrontare e di gestire le più comuni fonti di stress senza gravi o prolungate disfunzioni; riuscire a trovare soluzioni realistiche e creative ai problemi; impegnarsi in attività costruttive; usare i doni e i talenti personali per migliorare se stessi ed essere utili agli altri; resistere a pressioni commerciali e sociali verso comportamenti ad alto rischio; analizzare criticamente le informazioni e arrivare a giudizi fondati.
Il rapporto sulla situazione sanitaria in Italia pubblicato recentemente dal Ministero della Salute, evidenzia un consistente numero di individui con disturbi psichici.
Le percentuali di questi disturbi vengono così rappresentate:
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