Il rosso e il nero di Stendhal
16 Agosto 2022Iran o Persia
16 Agosto 2022Il 1 febbraio 1979, acclamato dalla folla, torna in patria Khomeini che aveva guidato da più di 10 anni in esilio la rivoluzione
1. La rivoluzione costituzionale
– Durante gli anni dell’affermazione coloniale la Persia era controllata dalla debole dinastia Qajar (di origine turca) ma Russia e Gran Bretagna si contendevano il dominio su queste terre considerate “aree nevralgiche” per bloccare l’espansione territoriale dell’una o dell’altra potenza.
– Tali mire espansionistiche non si concretizzarono mai in una vera e propria colonizzazione quanto piuttosto in tentativi di condizionamento politico, perlopiù negoziati attraverso sovvenzioni economiche ai regnanti (soprattutto da parte della Gran Bretagna) che non erano, però, ben accolte dal popolo e dal ceto medio
– Tale malcontento sfociò nel 1906 nel la “rivoluzione costituzionale” che costrinse il sovrano a nuove aperture e alla concessione della Costituzione del 6 agosto 1906.
– La rivoluzione diede il via anche a una nuova “vivacità culturale” e ad un clima di grande fermento politico.
2. L’avvento dei Phalavi
Nel 1921 l’ufficiale dell’esercito Reza Khan mise in atto un colpo di Stato contro il sovrano Ahmad Qajar e nel 1925 il Majlis (il Parlamento iraniano) depose l’ultimo rappresentante della dinastia Qajar e nominò Reza Khan (Pahlavi) nuovo scià
– Processo di modernizzazione e secolarizzazione “dall’alto”
– Economia e burocrazia centralizzate
– Forte potere dell’esercito
3. L’inizio dell’era dello scià Reza Pahalavi
– La seconda guerra mondiale e l’invasione del Paese da parte degli alleati, causò la deposizione dello scià Reza Khan Pahalavi (ritenuto troppo vicino alla Germania) e al suo posto viene incoronato il figlio Mohammad Reza Phalavi
– All’interno dell’Iran vivevano “due anime”: lo scià intendeva mantenere in maniera accentrata il potere, mentre le correnti costituzionaliste guidate da Mossadeq erano più orientati a una “statalizzazione e democratizzazione del potere” (soprattutto attraverso la nazionalizzazione delle industrie petrolifere).
– Oltre a questi vi erano gruppi sciiti più intransigenti in senso religioso
– Nel 1953 lo scià tentò di rovesciare Mossadeq ma fu costretto a fuggire. La situazione fu ripristinata dai servizi segreti americani con l’Operazione Ajax, che portò con un putsch militare, all’arresto di Mossadeq e al ritorno dello scià
Il modello sociale dello scià
– Trasformazione dall’alto della società iraniana sul modello americano, attuata, però, con massiccio uso delle forze di polizia (SAVAK)
– Una delle riforme più importanti fu quella della cosiddetta “rivoluzione bianca”, una sorta di riforma agraria con cui erano stati espropriati molti beni controllati dalle gerarchie religiose ma con cui furono anche apportate numerose aperture alla società iraniana , soprattutto per quanto concerne la libertà delle donne nei settori dell’istruzione e della vita sociale più in generale.
5. Le prime avvisaglie della crisi
– L’Iran dei Pahalavi era diventato un rentier state: dipendente in massima parte non dalle proprie attività produttive ma dalle rendite derivanti dall’esportazione del petrolio
– Tali rendite, che sarebbero dovute servire a mantenere l’economia interna, vennero dilapidate dallo scià per il mantenimento del suo costoso apparato.
5. Le prime avvisaglie della crisi
– Questo causò una forte crisi sia economica che politica, rafforzando il fronte degli oppositori tra cui era emersa la figura “carismatica” di Khomeini
– Le proteste e le conseguenti repressioni violente si susseguivano nel paese
– Washington, troppo indebolita dalla sconfitta in Vietnam, questa volta non sostenne appieno l’alleato
6. La fine dell’era dello shià
– Con le sue posizioni filo-occidentali, lo scià si stava sempre più inimicando sia gli ambienti religiosi sia quella parte della popolazione che con essi si identificava.
– Nell’autunno 1978, nonostante sanguinose repressioni e l’introduzione della legge marziale, scioperi e manifestazioni portarono alla progressiva paralisi del Paese
– Contro gli oppositori, furono messe in atto torture e numerosi esponenti religiosi furono uccisi o costretti all’esilio. Dal 1970 al 1978 oltre 100.000 persone furono imprigionate e più di 7.500 uccise. Nel 1963 Khomeini organizzò una congiura contro la scià che però fu scoperta e Reza Pahlavi ne decretò l’esilio
7. Il decennio khomeinista 1979-1989
– Il 1 febbraio 1979, acclamato dalla folla, torna in patria Khomeini che aveva guidato da più di 10 anni la rivoluzione
– A fine marzo con un referendum viene approvata la creazione di una repubblica islamica con il 98,2% dei voti.
– Per la prima volta in Iran l’islam entra nella direzione politica del paese e non più solo nella sfera religiosa
– Khomeini resterà al potere come guida suprema dell’Iran fino al 1989, anno della sua morte
– Oggi l’Iran è ancora l’unica Repubblica islamica nel mondo
Khomeini
“Il suo ritratto è ovunque, come una volta il ritratto dello Scià. Ti insegue nelle strade, nei negozi, negli alberghi, negli uffici, nei cortei, alla televisione, al bazaar: da qualsiasi parte tu cerchi riparo non sfuggi all’incubo di quel volto severo ed iroso, quei terribili occhi che vegliano ghiacci sull’osservanza di leggi copiate o ispirate da un libro di millequattrocento anni fa. E l’effetto è indiscutibile, ovvio. Niente bevande alcoliche, per incominciare. Che tu sia straniero o iraniano, non esiste un ristorante che ceda alla richiesta di un bicchiere di birra o di vino; la risposta è che a infrangere il comandamento si buscano trenta frustate e del resto ogni bottiglia di alcool venne distrutta appena lui lo ordinò. Whisky, vodka e champagne per milioni di dollari. Niente musica che ecciti o intenerisca, per continuare. Alle undici di sera la città tace, deserta, e non rimane aperto neanche un caffè; ballare è proibito, visto che per ballare bisogna più o meno abbracciarsi. È proibito anche nuotare, visto che per nuotare bisogna più o meno spogliarsi. E così le piscine son vuote, sono vuote le spiagge dove le coppie devono star separate e le donne possono bagnarsi soltanto vestite dalla testa ai piedi. (………….) Si fucilano anche gli omosessuali, le prostitute”
«Corriere della Sera», 26 settembre 1979
Settembre 1980: inizia la guerra Iran-Iraq
– L’Iraq di Saddam Hussein dichiara guerra all’Iran e invade i territorio
– La causa scatenante fu una disputa sui confini dello sullo Shaṭṭ al-ʿArab (un canale che costituisce il solo sbocco dell’Iraq verso il mare, sul Golfo Persico) ma celava in realtà la necessità di controllare le zone maggiormente ricche di petrolio
– La guerra fu finanziata anche da USA e URRS (strategia della guerra fredda- guerra di sfinimento finanziata dalle superpotenze per indebolire entrambi i regimi considerati pericolosi)
– La guerra si protrarrà fino al 1988 e fu interrotta solo con la risoluzione 598 dell’ONU, inaspettatamente accettata dalle parti,ma con strascichi fino al 2003 (anno della restituzione dei prigionieri di guerra)
8. Il dopo Khomeini
– A Khomeini (morto il 3 giugno 1989) succede (come guida suprema) Khamenei . Con Khamenei i Presidenti della Repubblica islamica iraniana furono prima Rafsanjani, poi Khatami (fino al 2005) e quindi Ahmadinejad
– Khatami è considerato un riformista: rapporto bilanciato tra legge religiosa e libertà dei cittadini; miglioramento delle relazioni estere (soprattutto con l’Europa); miglioramento della situazione economica; libertà di stampa con ammissione di nuove testate giornalistiche che porta a un nuovo dibattito culturale e politico , etc.
Nel 2005, con Ahmadinejad si verificò il ritorno del radicalismo.