La divisione in sequenze e i tipi di sequenze
28 Dicembre 2019La società egizia
28 Dicembre 2019
Il culto dei morti nell’antico Egitto era profondamente radicato nella loro cultura e religione, evolvendosi nel corso di millenni.
La credenza in un’aldilà era centrale, con pratiche e rituali elaborati volti a garantire una vita eterna serena per i defunti.
Periodo Predinastico e Antico Regno (circa 5000-2181 a.C.)
- Pratiche Funerarie Iniziali: Nel periodo predinastico, i defunti venivano sepolti in fosse poco profonde nel deserto, dove il clima arido e la sabbia calda naturalmente mummificavano i corpi. Questo suggerisce una credenza iniziale nella vita dopo la morte.
- Piramidi e Mastabe: Durante l’Antico Regno, i faraoni iniziarono a costruire tombe monumentali, come le mastabe e successivamente le piramidi. La più famosa è la Grande Piramide di Giza, costruita per il faraone Cheope (Khufu). Le piramidi erano viste come mezzi per aiutare il faraone a raggiungere l’aldilà e assicurare la sua immortalità.
Medio Regno (circa 2055-1650 a.C.)
- Tomi Scavate nella Roccia: Le tombe reali e nobiliari iniziarono a essere scavate nella roccia, specialmente nella Valle dei Re. Queste tombe erano spesso decorate con scene della vita quotidiana e testi religiosi.
- Testi dei Sarcofagi: I Testi dei Sarcofagi, incisi all’interno dei sarcofagi, fornivano incantesimi e formule per aiutare il defunto a superare i pericoli dell’aldilà.
Nuovo Regno (circa 1550-1070 a.C.)
- Libro dei Morti: Uno dei testi funerari più noti, il “Libro dei Morti”, conteneva incantesimi, preghiere e guide per aiutare i defunti nel loro viaggio nell’aldilà. Il testo veniva spesso scritto su rotoli di papiro e sepolto con il defunto.
- Culto di Osiride: Osiride, dio della morte e della resurrezione, divenne una figura centrale nel culto dei morti. Secondo la mitologia, Osiride venne ucciso e risuscitato, diventando il giudice dei defunti nell’aldilà.
Periodo Tardo ed Epoca Tolemaica (circa 664-30 a.C.)
- Sincretismo Religioso: Durante questi periodi, l’influenza greca e successivamente romana portò a un sincretismo religioso. Elementi delle tradizioni egizie si mescolarono con quelle greco-romane.
- Continuità delle Pratiche Funerarie: Nonostante le influenze straniere, le pratiche funerarie tradizionali come la mummificazione e l’uso di testi funerari continuarono ad essere praticate.
Pratiche Funerarie
Le pratiche funerarie egizie erano complesse e riflettevano la loro visione dell’aldilà. Alcuni degli elementi più importanti includono:
Mummificazione
La mummificazione era il processo di preservazione del corpo per garantire che l’anima potesse riconoscerlo nell’aldilà. Il processo includeva:
- Rimozione degli Organi Interni: Gli organi interni venivano rimossi e conservati in vasi canopi. Solo il cuore, considerato sede dell’intelligenza e dell’emozione, veniva lasciato nel corpo.
- Essiccazione del Corpo: Il corpo veniva essiccato usando natron, un sale naturale, per circa 40 giorni.
- Avvolgimento: Il corpo veniva poi avvolto in bende di lino, con amuleti e incantesimi inseriti tra gli strati per protezione.
Tombe e Sepolture
- Tombe Monumentali: Le tombe dei faraoni e dei nobili erano elaborate strutture destinate a durare per l’eternità. Le piramidi, le tombe scavate nella roccia e le mastabe erano decorate con scene della vita quotidiana e testi religiosi.
- Offerte e Oggetti Funerari: I defunti venivano sepolti con oggetti di uso quotidiano, cibo, gioielli e amuleti. Questi oggetti avevano lo scopo di fornire conforto e protezione nell’aldilà.
Testi Funerari
- Piramidali, dei Sarcofagi e dei Morti: Questi testi contenevano incantesimi e formule per proteggere il defunto e garantire il suo successo nel viaggio nell’aldilà. Venivano scritti su pareti delle tombe, sarcofagi e papiri.
Aldilà e Giudizio
Gli Egizi credevano in un’aldilà dove l’anima del defunto affrontava il giudizio finale:
- Sala del Giudizio di Osiride: L’anima veniva pesata contro la piuma della verità (Ma’at). Se il cuore del defunto era leggero come la piuma, l’anima poteva entrare nel regno di Osiride, altrimenti veniva divorata da Ammit, un mostro metà coccodrillo, metà leone e metà ippopotamo.
- Campi di Iaru: L’aldilà era rappresentato come un luogo di eterna felicità e abbondanza, noto come i “Campi di Iaru” o “Campi delle Canne”, dove i giusti vivevano in pace.
Conclusione
Il culto dei morti era una parte fondamentale della vita egizia, con pratiche complesse e credenze elaborate che riflettevano la loro visione dell’aldilà. La mummificazione, le tombe monumentali, i testi funerari e il giudizio finale erano tutti elementi chiave di un sistema religioso che mirava a garantire la vita eterna per i defunti. Queste pratiche non solo dimostrano la loro avanzata conoscenza e abilità, ma anche la profondità delle loro credenze spirituali e religiose.