📌 Traccia dello studio di caso su Differenze tra DSA certificati e BES non certificati
Contesto
Sei il dirigente scolastico di un istituto comprensivo e un docente della scuola secondaria di primo grado ti segnala che un alunno della classe seconda, Marco, sta incontrando notevoli difficoltà nella lettura e nella scrittura, con frequenti errori ortografici e una lentezza significativa nella decodifica del testo.
I genitori, tuttavia, non intendono avviare un percorso diagnostico per ottenere una certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), temendo che possa avere conseguenze negative sul percorso scolastico e professionale del figlio. Il consiglio di classe, rilevando le difficoltà, propone di attivare delle misure compensative e dispensative, ma è incerto su come procedere senza una certificazione formale.
Quesiti
- Quali sono le differenze tra DSA certificati e BES non certificati?
- Come dovrebbe procedere il dirigente scolastico per garantire il diritto allo studio dell’alunno?
- Quali strumenti normativi e didattici possono essere utilizzati in questo caso?
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📌 Svolgimento dello studio di caso
- Differenze tra DSA certificati e BES non certificati
I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono disturbi neurobiologici che influenzano specifiche abilità scolastiche, come la lettura (dislessia), la scrittura (disgrafia e disortografia) e il calcolo (discalculia). Sono riconosciuti dalla Legge 170/2010 e richiedono una certificazione diagnostica rilasciata da specialisti del Servizio Sanitario Nazionale o da enti accreditati.
I BES (Bisogni Educativi Speciali) comprendono una gamma più ampia di difficoltà, che possono essere legate a svantaggi socioeconomici, culturali o linguistici, a disturbi evolutivi non certificati o a situazioni personali particolari. Non necessitano di una certificazione formale per l’attivazione di misure di supporto.
La differenza principale è che per i DSA certificati, la scuola è obbligata a predisporre un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con strumenti compensativi e dispensativi, mentre per i BES non certificati, il consiglio di classe può comunque attivare un PDP sulla base di osservazioni interne.
- Come dovrebbe procedere il dirigente scolastico?
Il dirigente scolastico deve garantire il diritto allo studio di Marco, rispettando sia le normative vigenti sia la volontà della famiglia. Le azioni da intraprendere sono:
✅ Colloquio con i genitori: È opportuno organizzare un incontro per sensibilizzarli sull’importanza di una diagnosi per fornire il miglior supporto possibile al figlio, spiegando che la certificazione non rappresenta uno stigma, ma uno strumento per personalizzare l’apprendimento.
✅ Indicazioni al consiglio di classe: Anche in assenza di certificazione, il consiglio di classe può segnalare Marco come alunno con BES e predisporre un PDP con misure didattiche adeguate, sulla base dell’osservazione pedagogica.
✅ Attivazione di strategie didattiche flessibili: Marco può beneficiare di strumenti compensativi (sintesi vocale, mappe concettuali, calcolatrice, tempi più lunghi per le verifiche) e misure dispensative (riduzione della quantità di esercizi scritti, valutazione più orientata ai contenuti che alla forma).
✅ Monitoraggio e verifica dell’efficacia delle misure: È fondamentale un monitoraggio continuo del percorso di Marco per valutare eventuali necessità di adattamento delle strategie.
- Strumenti normativi e didattici utilizzabili
📜 Riferimenti normativi:
- Legge 170/2010 e relative Linee guida del MIUR (2011) per i DSA certificati
- Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 e C.M. 8/2013 per i BES non certificati
- D.Lgs. 66/2017 e modifiche introdotte dal D.Lgs. 96/2019 per l’inclusione scolastica
📚 Strumenti didattici:
- PDP (Piano Didattico Personalizzato) per BES non certificati, basato su valutazioni interne
- Metodologie inclusive, come didattica cooperativa, uso delle TIC, strumenti digitali
- Coordinamento con il team dei docenti di sostegno e referenti BES
📌 Conclusione
Il dirigente scolastico, nel rispetto della normativa e dei principi di inclusione, deve mediare tra le esigenze della scuola e le preoccupazioni della famiglia, adottando strategie flessibili per garantire il successo formativo dell’alunno. L’attivazione di un PDP per BES, supportato da strumenti compensativi e didattica personalizzata, permette di intervenire senza la necessità di una certificazione formale, assicurando a Marco un percorso di apprendimento adeguato alle sue necessità.
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