Studio di Caso sulla Legge 202/10
10 Dicembre 2024Introduzione al concetto di «studio di caso» e alla sua applicazione nella scuol…
10 Dicembre 2024Esercitazione di uno studio in vista della prova orale del Concorso Dirigenti Scolastici
Traccia corretta
Un istituto scolastico, capofila di una rete composta da altre scuole e associazioni sportive, sta affrontando problematiche legate a:
- Identità della rete.
- Definizione degli ambiti di intervento e delle responsabilità reciproche.
- Gestione e destinazione del bilancio.
Il nuovo dirigente scolastico, subentrato ad agosto, ha poco tempo per organizzare e presentare il progetto (entro il 20 settembre) e dovrà affrontare riunioni del collegio docenti (4 settembre) e del consiglio di istituto (14 settembre). Si richiede:
- Un’analisi della normativa di riferimento.
- Una proposta di azioni concrete per organizzare, gestire e presentare il progetto, garantendo il rispetto delle norme, la trasparenza e il coinvolgimento delle parti interessate.
Schema scaletta di Svolgimento
1. Analisi normativa di riferimento
La gestione di reti scolastiche e progetti extracurricolari si basa su:
- DPR 275/1999, art. 7: Definisce gli accordi di rete come strumento per la condivisione di risorse e finalità educative comuni, nel rispetto dell’autonomia dei bilanci.
- DPR 567/1997: Regolamenta le iniziative complementari ed extracurricolari delle scuole.
- D.I. 44/2001: Indica le procedure per la gestione amministrativa e contabile.
- CCNL 2007, art. 88: Regola le attività retribuite con il Fondo d’Istituto (FIS).
- Legge 150/2009, art. 18: Stabilisce criteri per l’assegnazione meritocratica delle risorse.
2. Pianificazione strategica (azioni e tempistiche)
Preludio all’azione: Ricognizione normativa e atti preliminari
- Il dirigente scolastico (D.S.) effettua una verifica della documentazione esistente (accordo di rete, bilancio della polisportiva, atti amministrativi pregressi).
- Invia una circolare interna per informare collegio docenti e consiglio di istituto delle criticità riscontrate.
Momento propedeutico: Coinvolgimento delle parti interessate
- Redige un atto di indirizzo al collegio docenti e al consiglio di istituto per:
- Ribadire le finalità del progetto e la sua coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa (POF).
- Proporre la costituzione di una commissione tecnica composta da:
- Docenti di educazione fisica.
- DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi).
- Rappresentanti di studenti e genitori.
- Convoca la commissione per l’8 settembre, con l’obiettivo di identificare soluzioni alle criticità.
Momento esplorativo: Diagnosi e definizione degli obiettivi
Durante la commissione:
- Analizza le criticità:
- Mancanza di chiarezza nei ruoli e nelle responsabilità.
- Insufficiente trasparenza nella gestione dei fondi.
- Incoerenza tra le attività previste e le finalità del POF.
- Definisce obiettivi:
- Garantire la trasparenza gestionale.
- Coinvolgere tutti gli stakeholder.
- Assicurare che le attività sportive siano inclusive e sostenibili.
Momento ideativo: Elaborazione del progetto
La commissione, coordinata dal D.S., elabora un protocollo di intesa contenente:
- Elenco delle attività sportive (priorità a quelle inclusive e sostenibili).
- Modalità di coinvolgimento delle scuole della rete e delle associazioni sportive.
- Suddivisione delle responsabilità tra docenti, istruttori, e personale ATA.
- Piano finanziario:
- Contributi dei vari soggetti coinvolti.
- Eventuale partecipazione economica delle famiglie.
Momento decisionale: Approvazione degli organi collegiali
- 11 settembre (collegio docenti):
- Delibera la coerenza del progetto con il POF.
- Approva i criteri di selezione delle attività sportive e la gestione condivisa delle risorse.
- 14 settembre (consiglio di istituto):
- Ratifica il protocollo di intesa.
- Approva la gestione economica e l’utilizzo delle strutture.
Momento attuativo: Formalizzazione e avvio del progetto
- Firma del protocollo di intesa da parte dei rappresentanti della rete.
- Pubblicazione delle delibere e del progetto definitivo.
- Avvio delle attività sportive, con monitoraggio continuo da parte del D.S. e della commissione.
Verifica e rendicontazione sociale
- Entro la fine dell’anno scolastico:
- La commissione elabora una relazione sull’efficacia e l’efficienza del progetto.
- Viene organizzata una conferenza pubblica per presentare i risultati alla comunità scolastica.
Conclusioni
L’approccio descritto garantisce il rispetto delle normative, il coinvolgimento degli stakeholder e una gestione trasparente delle risorse, risolvendo le criticità iniziali e valorizzando il ruolo della rete scolastica come strumento di inclusione e innovazione educativa.
Svolgimento discorsivo
L’Istituto è capofila di una rete di scuole e di associazioni private per la costituzione di una Polisportiva, ma non sono chiari gli ambiti di responsabilità reciproci né le modalità di gestione del bilancio. Cosa deve fare il Dirigente scolastico, con chi, come, quando, in quali sedi?
La questione : il D.s. in attesa di una nuova sede, nell’ultima settima di agosto prende i contatti con il D.s. uscente che traccia un breve quadro della situazione didattica ed organizzativa dell’istituto. In particolare si sofferma su un progetto nel quale la scuola ha il ruolo di capofila in una rete con altre scuole e con associazioni sportive per la costituzione di una polisportiva. Il D.s. entrante chiede di visionare la documentazione e si rende conto di alcune carenze che così inquadra :
a) non sono ben chiari l’identità della rete
b) gli ambiti di intervento
c) i soggetti responsabili
d) la gestione del bilancio della polisportiva
e) la destinazione delle risorse.
E’ da tenere presente che il collegio docenti è convocato per il 4 settembre ed il consiglio di istituto il 14 settembre. La scadenza per la presentazione del progetto è il 20 settembre. Che fare?
Metodologia generale per la risoluzione di un caso :
a) Preludio all’azione (ricerca normativa di riferimento)
b) Momento propedeutico (Il D.s. promuove atteggiamenti favorevoli alla risoluzione del problema). Le azioni per questo momento sono gli atti di indirizzo per gli organi collegiali, le lettere di intenti, comunicazioni esplicative, e quant’altro.
c) Momento esplorativo ( Diagnosi del problema e definizione degli obiettivi)
d) Momento ideativo (generazione di possibili soluzioni del problema, altre opzioni)
e) Momento decisionale (scelta soluzione e assunzione decisione)
f) Momento attuativo (formalizzazione della soluzione con atti come verbali, delibere, altro)
g) Verifica della funzionalità della soluzione (controllo di gestione, ricalibrazione)
h) Rendicontazione sociale
A) PRELUDIO ALL’AZIONE- NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La natura del problema richiama :
gli accordi di rete DPR 275/99 art. 7
Il progetto va collocato nel Regolamento recante la disciplina delle inziative integrative e complementari delle scuole di ogni ordine e grado (DPR 576/76 )
Decreto Interministeriale 1975 per le procedure di appalto del servizio di attività sportive extracurricolo alle associazioni del territorio.
Decreto Ministeriale 5 luglio 1975 – Disciplina dell’accesso alle singole attività sportive. Articolo 1 Ai fini della disciplina delle modalità di esercizio della tutela della salute di coloro che praticano o intendono praticare attività sportive, si approva la tabella allegato 1 che riporta, accanto all’indicazione delle varie specialità sportive ed in rapporto alla qualifica e al sesso, l’età di inizio dell’attività agonistica, l’età limite dell’attività agonistica e l’eventuale obbligo di visita prima o dopo la gara. Articolo 2 Gli accertamenti sanitari da praticarsi durante le visite mediche di selezione e di controllo periodico ai fini dell’accertamento dell’idoneità generica e dell’attitudine di chi intende svolgere o svolge attività agonistico-sportiva sono indicati nell’allegata tabella 2. Articolo 3 Ai fini dall’applicazione dell’art. 2 e relativa tabella valgono le seguenti disposizioni: 1) tutti coloro che praticano o intendono praticare attività sportivo-agonistiche, fino al termine del 14° anno di età, debbono essere sottoposti, per ottenere il riconoscimento dell’idoneità alla pratica sportiva, alle indagini elencate sotto la colonna A della tabella 2. Il compito di effettuare tali visite può essere affidato agli ufficiali sanitari, ai medici condotti, ai medici scolastici e ai medici della Federazione medico-sportiva italiana; 2) tutti coloro che praticano o intendono praticare attività sportivo-agonistiche ed abbiano superato il 14° anno di età, debbono essere sottoposti alle indagini elencate, in rapporto allo sport praticato, nelle colonne B , C , D , E , F , G ed H della tabella 2 sopracitata. Tali indagini sono affidate, in linea prioritaria e preferenziale, ai sanitari in possesso di specifica qualificazione in campo medico-sportivo ed espletati, ove possibile, presso i centri di medicina dello sport. Articolo 4 Le visite mediche e gli accertamenti previsti dagli articoli precedenti sono gratuiti: a ) per coloro che vengono sottoposti alla prima visita di idoneità ad uno sport: quando vengono sottoposti agli accertamenti di cui alla colonna A della tabella 2, oppure quando siano sottoposti alle visite ed accertamenti di cui alle colonne B , C , D , E , F , G ed H , su richiesta dei sanitari incaricati di effettuare le visite di cui alla colonna A ; b) per i giovani partecipanti ai giochi della gioventù; c ) per gli atleti che rivestono la qualifica di dilettante qualora essa risulti dai tesseramento presso una delle federazioni sportive affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano. Le visite ed accertamenti di cui sopra sono a pagamento per gli atleti tesserati come professionisti o semiprofessionisti presso le federazioni sportive affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano.
CCNL 2007 – Articoli relativi all’ampliamento offerta formativa ed alle attività da retribuire con il fondo di istituto.
La legge 150/2009 ( art. 18 –ripartizione fondi) Sarebbe la riforma Brunetta dove all’art.18 parla di criteri e modalità per la valorizzazione del merito ed incentivazione della performance.
Le amministrazioni pubbliche promuovono il merito e il miglioramento della performance organizzativa e individuale, anche attraverso l’utilizzo di sistemi premianti selettivi, secondo logiche meritocratiche, nonché valorizzano i dipendenti che conseguono le migliori performance attraverso l’attribuzione selettiva di incentivi sia economici sia di carriera. 2. È vietata la distribuzione in maniera indifferenziata o sulla base di automatismi di incentivi e premi collegati alla performance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione adottati ai sensi del presente decreto.
MOMENTO PROPEDEUTICO : (in pratica il D.s. in questa fase spiega agli interlocutori interni il progetto alla luce della normativa)
Esaurita la ricognizione normativa, il D.s. invia un atto di indirizzo al collegio dei docenti ed al consiglio di istituto.
Nell’atto di indirizzo ribadisce le finalità degli accordi di rete come strumento per la realizzazione dell’offerta formativa in quanto questa modalità di accordo consente di razionalizzare le risorse economiche e nello stesso tempo consente di utilizzare al meglio la dotazione di risorse umane e strumentali sia delle istituzioni scolastiche che del territorio. Ribadisce l’art. 7 del Dpr 275/99 nel quale viene indicata la possibilità da parte di un’istituzione scolastica di promuovere o aderire ad accordi di rete per il raggiungimento delle sue finalità istituzionali, fermo restando l’autonomia dei singoli bilanci. Inoltre poiché la natura della rete interessa l’attività sportiva l’iniziativa dovrà essere approvata dal consiglio di istituto e dal collegio dei docenti per le rispettive prerogative. L’art. 7 prevede che l’accordo di rete individua l’organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto.
Il D.s. esplicita le finalità del progetto e rileva che queste sono in linea con le scelte individuate dal consiglio di istituto per l’offerta formativa. Anticipa agli organi collegiali che sarà oggetto di discussione e delibera la definizione dei soggetti partecipanti all’iniziativa, dei soggetti gestori, quant’altro inerente l’organizzazione della rete. Ovviamente sarà chiarita la provenienza e la destinazione delle risorse finanziarie.
Nell’atto di indirizzo al collegio ribadisce che il progetto Polisportiva sarà valutato da una commissione formata da insegnanti di Educazione fisica delle scuole partner , dal D.s.g.a. dell’istituto capofila e da una rappresentanza ristretta di studenti e genitori.
Rammenta che l’art. 88 del CCNL prevede la retribuzione con il FIS le attività relative alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca, di valutazione relative al POF. Ricorda anche che l’art. 18 della legge 150/2009 prevede la non ammissibilità di distribuzione indifferenziata delle risorse disponibili per il POF.
Al D.s.g.a. invia una direttiva con la quale sollecita un controllo sulla trasparenza della gestione finanziaria nonché sulle modalità di acquisizione dei fondi e l’adozione delle misure organizzative necessarie anche in riferimento all’utilizzo del personale ATA in modo da rendere ottimale l’utilizzo logistico e delle risorse umane.
MOMENTO ESPLORATIVO
Il D.s. il giorno del collegio, 4 settembre, ha preparato il terreno e riprendendo i punti esposti nell’atto di indirizzo mette in evidenza gli aspetti di debolezza del progetto così come era stato formulato ed illustra un percorso di processo possibile per coinvolgere tutti i soggetti decisionali che fanno parte del progetto. Chiede che venga costituita una commissione formata dagli insegnanti di educazione fisica delle scuole della rete e da un genitore ed uno studente (per scuole secondarie di 2 ° grado) del consiglio di istituto e dal D.s.g.a. per gli aggiustamenti necessari al progetto originario e fissa la seduta della commissione per il giorno 8 settembre e la seduta del collegio per il 11 settembre. Nella seduta della commissione il d.s. esamina con i componenti : a) la coerenza del progetto con il POF b) il piano delle attività della polisportiva c) la selezione delle attività da prevedere d) la previsione di attività sportive che consentano la partecipazione effettiva di tutti gli allievi anche quelli non particolarmente prestanti sul piano fisico Il D.s. invita il D.s.g.a. ed i componenti la commissione di visionare l’atto costitutivo della Polisportiva dal quale si evince l’identità della stessa. Vengono identificati ulteriori problemi circa la vigilanza i ruoli dei docenti della scuola e degli istruttori delle società sportive.
MOMENTO IDEATIVO
La commissione coordinata dal D.s. mette a punto il progetto selezionando una serie di attività sportive con le opzioni alternative, sceglie una serie di criteri da sottoporre al collegio docenti per le scelte coerenti al POF ed in particolare :
a) sport di squadra,
b) sport di squadra meno diffusi nel territorio
c) tra quelli meno diffusi quelli che offrono maggiori possibilità di partecipazione a tutti gli alunni compresi i diversamente abili
d) sport individuali che costituiscono stimolo per un miglioramento individuale
e) sport accolti nel novero dei giochi olimpici
f) attività sportive che offrono il migliore rapporto costi/benefici
g) attività sportive che consentano l’utilizzo migliore delle risorse disponibili
Con il D.s.g.a , il genitore e lo studente mette in rilievo i nodi da sciogliere circa i compiti dei docenti e degli istruttori delle società (chi fa che cosa, con chi, quando, come). Viene steso un accordo di programma con tutti i requisiti giuridico-legali tra tutti i soggetti implicati nell’attività didattica, nella vigilanza, per le attività e per i momenti nei quali gli istruttori operano da soli e per le attività e momenti in compresenza con i docenti.
Il D.s. chiede al D.s.g.a. di valutare insieme personale Ata delle ipotesi di impiego del personale per il supporto amministrativo-logistico- di vigilanza.
Elaborazione del protocollo di intesa
Il D.s. della scuola capofila fissa un incontro con i D.s. delle scuole coinvolte, con i rappresentanti degli enti locali, e con i responsabili delle associazioni coinvolte, per la elaborazione del protocollo di intesa. In questo incontro saranno precisati come le finalità e la trasparenza dell’azione sono i requisiti non negoziabili ed inoltre la definizione :
a) delle risorse finanziarie che ciascun soggetto deve profondere
b) l’entità del contributo a carico delle famiglie degli alunni coinvolti nel progetto
c) le modalità di gestione dei fondi
Su ciascun punto vengono trovati accordi che saranno oggetto di delibera del consiglio di istituto.
MOMENTO DECISIONALE
Il collegio docenti sulla base dell’atto di indirizzo del D.s. e dell’istruttoria sul progetto elaborato dalla commissione :
a) opera le scelte più aderenti alle finalità del POF
b) opera le scelte ritenute didatticamente più efficaci relativamente all’integrazione delle attività dei docenti e degli istruttori
c) accoglie il preliminare di protocollo di intesa
d) formula i criteri per le priorità con le quali debbono essere assegnate le risorse del FIS
Il consiglio di istituto preso atto delle scelte del collegio docenti le ritiene congrue con le finalità del POF, delibera le proposte di accordo formulate nella riunione tra i soggetti partecipanti, da mandato al D.s. ai sensi dell’art. 35 del DI 44/2001 di disporre dell’uso delle attrezzature e strutture della scuola per le finalità del progetto e di condurre le attività negoziali con gli enti locali e le associazioni con uno scambio alla pari e senza oneri aggiuntivi per la scuola per la messa in comune di strutture e attrezzature e per la prestazione d’opera degli istruttori. Delibera che le attività previste dal progetto siano retribuite con il FIS
MOMENTO ATTUATIVO
Tutta l’attività esposta sfocia in una serie di atti formali :
a) verbali contenenti le delibere degli organi collegiali
b) accordo di programma contenente tra le altre cose l’impegno finanziario dei soggetti, la gestione finanziaria a cura dell’istituto capofila, l’appalto del servizio delle attività sportive extracurriculari alle società sportive e ricreative mediante le procedure previste dal D.I. 1975 , la costituzione di un comitato tecnico con i compiti di controllo e supervisione dell’efficacia, efficacia, economicità del servizio offerto. In particolare il comitato tecnico si occuperà di definire i percorsi formativi dei gruppi, i criteri di valutazione degli apprendimenti, le modalità di documentazione dei percorsi formativi realizzati unitamente agli esperti delle associazioni, la stesura di una relazione annuale che si accompagnerà a quella finanziaria del D.s.g.a. della scuola
Per quanto attiene ai genitori la produzione di dichiarazione di accettazione individuale presso le scuole della rete di partecipazione alle attività del progetto.
Da non dimenticare che i genitori hanno diritto a ricevere un giudizio di valutazione degli apprendimenti conseguiti e comunicato dalle scuole secondo la prassi contenuta nel DPR 567/77
MOMENTO DI VERIFICA DELLA FUNZIONALITA’ REALE DELLA SOLUZIONE (CONTROLLO DI GESTIONE , RICALIBRAZIONE )
Il D.s. affida al gruppo di progetto il compito di elaborare un modello di verifica della funzionalità della soluzione attraverso indicatori quali :
a) indicatori di efficacia
b) indicatori di efficienza
c) indicatori di coerenza con il POF
Inoltre compiti di monitoraggio attraverso individuazione di
a) strumenti di controllo in itinere
b) modalità di raccolta, lettura, registrazione, interpretazione dei dati raccolti
c) individuazione strategie per ricalibrazioni interventi
vengono approvati indicatori per il controllo di gestione
RENDICONTAZIONE SOCIALE
-Relazione finale docenti ed esperti al D.s.
-Relazione del c..d.c. sulla ricaduta sugli allievi partecipanti
-Relazione D.s. al consiglio di istituto sui dati derivanti dagli indicatori di performance
– Conferenza di fine anno con tutti i rappresentanti della rete, le famiglie, i docenti
-Elaborazione di documentazione con diversi strumenti e tecniche diffusione con modalità condivise con i genitori
Videocorso Avvertenze generali 29 ore di lezione a 44,9 euro (= un euro e mezzo per ogni ora di lezione)
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.
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