Una scuola a misura d’uomo
19 Agosto 2023Valorizzare l’attività docente
28 Agosto 2023Il ministro Valditara ha commentato la sentenza d’annullamento della bocciatura di una studentessa, insufficiente in sei materie:
- “Al Tar le verifiche sulle procedure ma nel merito decidono i docenti”;
- La sentenza “Rispetta gli aspetti formali non sostanziali”: “Soltanto presidi e prof sono in grado di valutare le conoscenze dei ragazzi”.
Le questioni poste dal ministro mettono in luce l’indeterminatezza che avviluppa la finalità dell’istituzione scuola: il Decreto Legge 1/2020, richiamando l’art. 2 della legge 53/2003, la individua nello “sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali”.
Decodificando: le conoscenze sono strumentali, sono la palestra in cui si affinano le qualità intellettive e operative degli studenti, sono aspetti segnaletici dei processi d’apprendimento.
Ne discende la correttezza sostanziale della decisione del tribunale amministrativo: “L’alunna, dal primo mese di scuola fino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare propri voti”.
La sentenza dispone la riconvocazione dell’organo collegiale in un’ottica sistemica, longitudinale, conforme al sistema di regole in cui la scuola è immersa che, evidentemente, nelle motivazioni dei docenti erano assenti.
L’accaduto è stato visto dal ministro come occasione per “Allargare il discorso verso una responsabilizzazione dei genitori all’interno dell’alleanza educativa che non deve contrapporre famiglie e scuola”.
Anche questa necessità deriva dalla mancata applicazione della legge: il Consiglio di Circolo/Istituto, presieduto da un genitore, è l’organo strategico; approva il Piano Triennale dell’Offerta Formativa in cui sono “Elaborati e adottati gli indirizzi generali”, vale a dire le competenze generali e specifiche che gli studenti devono conquistare; sono le linee d’indirizzo per la “programmazione dell’azione educativa”, lo spirito vitale dei Consigli di Classe, il faro della partecipazione di genitori e studenti alla progettazione formativa [DPR 275/99].