Un infinito numero
27 Gennaio 2019Un’ idea
27 Gennaio 2019Versione tradotta
Cornelio Nepote
So che la maggior parte degli storici ha scritto che Temistocle passò in Asia, durante il regno di Serse. Io credo soprattutto a Tucidide, che visse nella stessa età e fu della stessa città di Temistocle. Ebbene egli dice che Temistocle andò da Artaserse e gli fece avere una lettera con queste parole: “Sono venuto da te, io Temistocle che fra tutti i Greci ho recato molti dei mali alla tua patria, quando fu mio dovere combattere contro tuo padre e difendere la mia patria. Però sempre io ho fatto molto più numerosi gesti positivi, quando cominciai ad essere io al sicuro, lui in pericolo. Infatti quando, dopo la battaglia di Salamina, lui voleva tornare in Asia, lo informai per lettera che i nemici avevano distrutto il ponte che aveva fatto sull’Ellesponto e ormai lo circondavano. Grazie a questo messaggio, fu liberato dal pericolo. Ora eccomi mi rifugio presso di te, braccato da tutta la Grecia, chiedendo la tua amicizia: se la otterrò, mi avrai come amico non meno fedele di quanto lui mi sperimentò nemico accanito. Questo ti chiedo inoltre: che tu mi conceda (dia=des congiuntivo) un anno di tempo per quelle cose che voglio trattare con te, e che tu, terminato quest’anno, mi permetta di venire da te”.