La peste vista da Boccaccio e da Lucrezio
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27 Gennaio 2019Attacchi terroristici: Madrid, Londra, New York
Ci sono pensieri così elementari che non vengono più pensati, se non quando la tela della vita quotidiana si strappa. Uno è questo: che la convivenza umana si fonda sul presupposto, scontato, che fra gli uomini ci sia una simpatia reciproca, una solidarietà preliminare. Se ne accorgono quando la disgrazia li insegue o li circonda e li costringe a guardarsi le spalle in ogni atto della vita ordinaria.
Senza questa simpatia preventiva, la convivenza umana non ci sarebbe.
Il terrorismo ha in odio quella simpatia. Per questo sceglie luoghi comuni della mobilità umana: l’autobus, la metropolitana, un bar, un treno Con l’intenzione di rendere insicuri e angosciosi i gesti della vita quotidiana.
L’obbiettivo più casuale è l’obbiettivo preferito. Non i grandi della terra, i veri bersagli sono i corpi bruciati o martoriati nei vagoni, le città sventrate.
E’ vero che c’è una guerra del terrore e che i suoi nemici sono i cittadini dell’Occidente. La risposta al terrorismo non ha bisogno tanto di parole grosse, quanto di fatti.
Ricordiamo che l’11 Settembre non cera la guerra in Iraq. Ormai c’è e il suo futuro è la responsabilità di tutti noi.
E’ vero che l’Europa tiene la testa voltata altrove, mentre nel mondo, e nelle sue stesse belle città, il terrorismo islamista affila i coltelli del sacrificio? E’ vero. Non è proprio così per quegli antiglobalisti attivisti che a distanza di anni continuano a farsi un punto d’onore. Non sono più tanti e avrebbero ancora più ragione se protestassero, prima che in nome dei propri obbiettivi, in nome dell’abitudine a salire su un autobus, a prendere una metropolitana. Come tutti.
Il Terrorismo è un metodo di lotta politica basato sul ricorso alla violenza, con l’obbiettivo di generare un sentimento di insicurezza e di panico e quindi di creare un clima favorevole per realizzare obbiettivi di natura politica e militare.
Terrorismo moderno
Il terrorismo moderno si sviluppa dai primi decenni del XIX secolo con la diffusione di caos nazionalistici e movimenti politici rivoluzionari.
A partire dal secondo dopoguerra il fenomeno, a causa dei conflitti generati da politiche coloniali e questioni nazionali, si diffuse e diventò strettamente connesso alla politica e al fenomeno della criminalità organizzata, una delle maggiori minacce del nuovo sistema politico internazionale.
Una delle zone più calde è stata il Medio Oriente, dove il conflitto interno ha visto il continuo ricorso a questo tipo di lotta sia da parte dei palestinesi, che degli israeliani. Negli ultimi due decenni, anche grazie all’affermazione della rivoluzione in Iran e alla presa di potere dei taliban in Afghanistan, l’intero mondo islamico ha assistito ad uno sviluppo del radicalismo armato, che ha rivolto la sua offensiva contro i paesi occidentali e in particolare contro gli Stati Uniti.
A partire dal 1988 al fondamentalismo islamico si attribuiscono le più sanguinose azioni terroristiche. Agli stessi movimenti risale probabilmente il gravissimo attacco che gli Stati Uniti subirono la mattina dell’11 Settembre 2001, quando quattro aerei civili furono dirottati da commando suicidi lanciati contro le due torri del World Trade Center di New York e contro il Pentagono, la sede del Ministero della Difesa, provocando migliaia di vittime.
La diffusione del terrorismo ha coinvolto anche paesi democratici come la Germania, lIrlanda, il Giappone, l’Italia, la Spagna e la Francia.
11 Settembre 2001
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[…] Il terrorismo Ricerca di geografia di Silvia Sorrentino […]