Il profumo
27 Gennaio 2019Analisi del 13 periodo
27 Gennaio 2019
Esercizi di didattica della scrittura di Amedeo Giammattei
LA MONACA DI MONZA
Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni, faceva a prima vista un’ impresssione di bellezza, ma d’una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi, scomposta. Un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente sulla testa, cadeva dalle due parti, discosto alquanto dal viso; sotto il velo, una bianchissima benda di lino cingeva, fino al mezzo, una fronte di diversa, ma non di inferiore bianchezza; un’altra benda a pieghe circondava il viso, e terminava sotto il mento in un soggolo, che si stendeva alquanto sul petto, a coprire lo scollo d’ un nero saio. Ma quella fronte si raggrinzava spesso, come per una contrazione dolorosa; e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano , con un rapido movimento. Due occhi, neri neri anch’ essi, si fissavano talora in viso alle persone, con un’ investigazione superba; talora si chinavano in fretta, come per cercare un nascondiglio; in certi momenti, un attento osservatore avrebbe argomentato che chiedessero affetto, corrispondenza, pietà ; altre volte avrebbe creduto coglierci la rivelazione istantanea d’ un odio inveterato e compresso, un non so che di minaccioso e di feroce: quando restavano immobili e fissi senza attenzione, chi ci avrebbe immaginata una svogliatezza orgogliosa, chi avrebbe potuto sospettarci il travaglio di un pensiero nascosto, d’ una preoccupazione familiare all’ animo, e più forte su quello che gli oggetti circostanti. Le gote pallidissime scendevano con un contorno delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. Le labbra, quantunque appena tinte d’ un roseo sbiadito, pure spiccavano in quel pallore: i loro moti erano, come quelli degli occhi, subitanei, vivi, pieni d’ espressione e di mistero. La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, nonché per una monaca. Nel vestire stesso c’era qua e là qualcosa di studiato e di negletto, che annunziava una monaca singolare: la vita era attillata con una certa cura secolaresca e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola, che prescriveva di tenerli sempre corti, da quando erano stati tagliati, nella cerimonia solenne del vestimento.
Alessandro Manzoni I Promessi Sposi cap.IX
Esercizio A)
Sostituisci alla Monaca un altro soggetto scegliendolo fra quelli indicati qui di seguito, mantenendo le scelte di Manzoni:
marinaio, giovane punk, tramviere, carabiniere in alta uniforme, motociclista in viaggio verso le vacanze, militare americano in tenuta da combattimento
poi salva con il nome: descrizione lineare2a.doc