Scuola: se la legge fosse stata correttamente interpretata …
4 Aprile 2023San Felice I papa
5 Aprile 2023Alexis de Tocqueville 1805-1858, è un filosofo, famoso per il suo resoconto di viaggio “La democrazia in America” e per altri suoi scritti politici
Dal giusnaturalismo al liberalismo
Alle origini del liberalismo c’è il giusnaturalismo dei filosofi e pensatori tra ‘600 e ‘700, in base al quale l’individuo possiede diritti naturali, che lo stato spesso non rispetta. Tocqueville, però, a differenza dei giusnaturalisti, cerca di fare un discorso non generico e astratto sul diritto naturale, ma di osservare in concreto come i diritti dell’individuo possano essere tutelati.
Tocqueville si chiede quale è il sistema politico, quale è la democrazia compiuta, ma non a livello astratto, bensì facendo l’esempio della democrazia americana statunitense, e cogliendo poi tutti gli aspetti positivi, quindi i pregi della democrazia statunitense e negativi, quindi i difetti.
Ad esempio, uno dei difetti della democrazia statunitense è l’approssimazione della preparazione politica, la mediocrità, e l’altro il mancato rispetto delle minoranze (nativi, ispanici, e neri) e l’asservimento all’opinione pubblica.
La democrazia americana è particolare sia per la posizione geografica sostanzialmente isolata, che le ha permesso di progredire, senza violente guerre, come quelle che hanno afflitto l’Europa negli ultimi secoli, sia per la sostanziale eguaglianza di tutti gli americani bianchi , anche se non ne beneficiano i neri, gli ispanici e gli amerindi.
Tutti gli americani bianchi, però, prima di tutto avevano dovuto in un certo senso sperimentare sulla loro pelle l’importanza della libertà, poiché spesso provenivano da comunità religiose minoritarie e perseguitate in Europa, e quindi applicarono in maniera radicale il principio di democrazia pluralista, affinché non accedesse anche sul nuovo continente quello che avevano sperimentato nel vecchio.
Inoltre in America tra i bianchi sostanzialmente non c’era una distinzione in classi sociali di tipo ereditario: tutti partivano in questo territorio vergine dagli stessi blocchi di partenza.
Autogoverno regionale federale
Anche da un punto di vista politico con questo decentramento amministrativo quindi con la forza delle comunità locali a tutti era possibile accedere in maniera quasi diretta alla gestione della cosa pubblica poiché solo alcune questioni di carattere generale erano stabilite a livello centrale mentre i singoli stati proprio in quei decenni si stavano creando e costruendo i loro parlamenti
Era un esperimento di democrazia Insomma quella americana completamente diversa in un certo senso più pura rispetto a quella che si stava delineando nel vecchio continente
Pensate che, a parte l’esempio della Svizzera, nell’Europa dell’800 tutti i tentativi di federazione di carattere Democratico falliranno, come quello dei federalisti italiani, Cattaneo, ed altri.
L’unica federazione esperita nei grandi stati, che noi possiamo ricordare, è quella degli Stati tedeschi, che però erano ancora eredità di un antico passato feudale
Il dramma di Tocqueville è che libertà è uguaglianza fanno fatica a conciliarsi l’una con l’altra.
La democrazia ormai è irreversibile, non si può tornare indietro, ma occorre superare il rischio della tirannia della democrazia.
A questo proposito, Tocqueville ritiene che esistano degli ambiti in cui è possibile trovare un antidoto alla tirannia della democrazia, che è addirittura peggiore anche della tirannia del dispotismo, e questi ambiti sono la politica locale, l’associazionismo, anche religioso, e infine le giurie popolari.
In particolare, a Tocqueville piaceva il fatto che prevalesse una forma di democrazia diretta in America, poiché a livello statale generale c’era solo un indirizzo politico generale ma poi i cittadini si amministravano nelle comunità locali, in base al sistema federale adottato dopo l’indipendenza.
La tirannia della democrazia
La democrazia liberale è l’esatto opposto di una democrazia dispotica, e solo un certo tipo di politica può evitare le degenerazioni della politica: la libertà non è facile da conquistare e da consolidare.
Il dispotismo della maggioranza è più pericoloso dell’ancien régime, perché mentre il dispotismo tirannico del passato governava i corpi, quello della maggioranza governa le anime poiché si basa sulla presunzione di essere indiscutibile, poiché supportato appunto dal popolo.
È evidente il pluralismo in America anzitutto a livello religioso
Libere chiese in libero stato a differenza del famoso libera Chiesa in libero stato di Cavour, e poi soprattutto una presenza comunque pervasiva della religione in tutte le manifestazioni pubbliche
La religione al contrario di Marx, per Tocqueville non è affatto un oppio dei popoli, anzi è un fattore che limita gli eccessi della libertà, che altrimenti potrebbe degenerare in egoismo, in funzione di una cooperazione sociale educativa, ad esempio nelle opere caritative o sociali.
Quella che interessa a Tocqueville è la società civile, perché concepisce la democrazia dal basso, non dall’alto.
Un altro antidoto è costituita dagli uomini di legge, cioè da quelli che studiano il diritto, che non sono portatori di un interesse immediato, ma che riflettono sulla legge con competenza, e che per Tocqueville ricoprono un ruolo importantissimo
Ancien Régime e rivoluzione
La grande analogia fra l’ancien regime e la rivoluzione, è che in entrambi i casi, per Tocqueville, lo stato cala dall’alto le decisioni, perché la concezione di stato è simile: uno stato assoluto
Infatti, sia il re della dinastia dei Borboni, sia Robespierre, avevano una volontà di determinazione dall’alto, che si contrappone ad un’idea di democrazia liberale
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