San Tommaso d’Aquino
25 Febbraio 2024Guglielmo d’Occam
25 Febbraio 2024San Tommaso predica una conciliazione (detta Concordismo) fra il misticismo degli Agostiniani da una parte, e l’aristotelismo degli averroisti dall’altra.
Per Tommaso Fede e ragione vengono entrambe da Dio quindi, in linea di principio non possono contraddirsi, se derivano dalla stesa fonte creatrice.
In parte, però la fede è superiore alla ragione, ad esempio perché essa contempla i dogmi, verità che esulano dal campo di azione della filosofia.
Sulle materie dei dogmi, ad esempio della Trinità e Resurrezione di Cristo, è evidente che la Fede è superiore alla ragione
Tuttavia la ragione entra in campo in alcuni passaggi fondamentali ad esempio quelli che sono definiti i preamboli della fede.
I preamboli, presupposti della fede, sono il primo contributo della ragione, il secondo è la possibilità di chiarire con esempi e metafore le verità della fede, il terzo sono le confutazioni alle obiezioni degli infedeli.
Per San Tommaso essenza sta ad esistenza come potenza sta ad atto.
Questo vuol dire che esistono ad esempio gli enti logici, come un triangolo, o la bellezza, che hanno un’essenza che nessuno contesta loro; ma non hanno un’esistenza. Solamente Dio può far sì che ciò che ha essenza esista anche, cioè abbia anche esistenza.
L’esistenza e l’essenza coincidono solamente in Dio.
Per Tommaso Dio ha l’attributo dell’essere, ad esempio Dio è la vita, mentre il mondo ha la vita. Il mondo esiste, ma la sua essenza non è la vita, poiché ha ricevuto proprio da Dio la vita
Ancora, Dio è verità, mentre il mondo ha verità.
Il rapporto tra Dio e il mondo, quindi, è di partecipazione. Le cose del mondo partecipano della bontà Divina, partecipano della verità divina, non in toto, non totalmente, ma in parte.
Partecipano infatti vuol dire proprio questo, sono divini solo in parte.
Quindi per San Tommaso il mondo non è Dio, cioè non c’è coincidenza tra mondo e Dio, come pensano invece i panteisti. Ma d’altra parte il mondo non è totalmente distante da Dio cioè è in relazione con Dio, nel senso che partecipa dell’essenza di Dio.
Il rapporto tra Dio e il mondo, quindi non è univoco, ma nemmeno equivoco, è fi analogia, somiglianza, più precisamente ancora di partecipazione.
Insomma, Dio ha creato il mondo mettendoci qualcosa di suo, ma in quantità parziali
Proprio Partendo da queste riflessioni sul mondo, San Tommaso Prova a dimostrare l’esistenza di Dio partendo dal mondo, a posteriori, non a priori.
Concludiamo Tommaso con la complementarietà tra Grazia e libero arbitrio.
In buona sostanza nella mente di Dio nella sua Provvidenza è già tutto scritto Tuttavia questo non elimina la libertà di scelta dell’uomo.
Per questo motivo gli uomini saranno poi giudicati dopo la morte in base a quanto hanno aderito alla proposta di Dio: si veda la struttura della Divina Commedia di Dante Alighieri
Per quanto riguarda la virtù, in campo morale Tommaso prende molto da Aristotele e dal suo libro etica nicomachea soprattutto poi quando Aristotele parla di giusto mezzo che sembra anche a San Tommaso in modo corretto di approcciarsi a qualsiasi scelta.
Nell’etica san Tommaso è totalmente aristotelico (vedi la virtù e il vizio nell’Etica nicomachea), per lui occorre perseguire il giusto mezzo, ad esempio tra grazia e opere, c’è il libero arbitrio, corpo e anima hanno entrambi le loro esigenze, non si deve mortificare il corpo in modo estremistico, come fanno anche alcuni santi o asceti, ma essere moderati.
San Tommaso per esempio predica moderazione nelle scelte fra corpo e anima mai fanatismo mai esagerazione mai autolesionismo perché anche il corpo ha i suoi diritti e non solo l’anima
Materiale didattico e appunti su atuttascuola
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Summa Theologiae e Quaestio 85 in formato pdf, di Sandro Borzoni
- Compito di Filosofia su San Tommaso e Guglielmo di Ockham di Alissa Peron
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S. Tommaso, Ragione e fede (da Summa Theologiae, I, q. 1. art. 1) – (File PDF, 23.8 KB) a cura del prof. Roberto Mastri del Liceo Malpighi di Bologna
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S. Tommaso, Le cinque vie (da Summa Theologiae, I, q. 2. art 3) – (File PDF, 83.2 KB) a cura del prof. Roberto Mastri del Liceo Malpighi di Bologna
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