La casata dei Medici granduchi di Toscana
20 Giugno 2023Questione ebraica e Affaire Dreyfus
26 Giugno 2023Ai candidati dell’esame di Stato 2023 è stata offerta una traccia relativa all’esame di maturità (termine obsoleto), redatta da ”illustri esponenti del mondo accademico e culturale italiano”. La richiesta era: “Esponi il tuo punto di vista e confrontati in maniera critica con le tesi espresse nel testo”.
Peggio di così il ministero non poteva fare.
L’ambito di riflessione è sbagliato e contrario alla legge.
Nel 2020 sono stati separati gli orizzonti del ministero dell’università da quello dell’istruzione: i loro traguardi differiscono.
Alle scuole è assegnato il compito di progettare percorsi d’apprendimento per “sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità”, mentre, alle università, la ricerca e l’insegnamento accademico.
Nel testo proposto agli studenti non c’è traccia dell’oggetto del mandato educativo conferito alle scuole: sviluppa un ragionamento valido solo per l’ambito universitario, ove la “preparazione”, cioè l’assimilazione dei contenuti disciplinari, è il traguardo.
Il lavoro delle commissioni d’esame, invece, si deve caratterizzare per l’uso strumentale del sapere: devono essere soppesate le qualità intellettive e operative degli studenti.