Johannes Gutenberg
28 Aprile 20232003/2023 con Ondina Peteani tra impegno e memoria
30 Aprile 2023Georg Trakl è nato a Salisburgo il 3 febbraio 1887. Considerato uno dei più importanti poeti espressionisti di lingua tedesca, proviene da una famiglia dell’alta borghesia e trascorre la sua infanzia a Salisburgo.
Tuttavia, sua madre era una tossicodipendente. Pertanto, Trakl e i suoi fratelli sono stati cresciuti da un tutore francese. Così Trakl è entrato presto in contatto con la letteratura francese, che ha plasmato le sue opere successive.
Inoltre la sorella, con la quale avrebbe avuto una relazione incestuosa, influenzò molte sue opere. Dal 1897 al 1905 frequentò il liceo umanistico di Salisburgo. Tuttavia, a causa dello scarso rendimento, non acquisì il diploma di scuola superiore (maturità austriaca). Già in quel periodo Trakl ebbe le sue prime esperienze con la droga.
Nel 1904 fece i suoi primi tentativi di poesia nel circolo poetico di Salisburgo “Apollo”, poi “Minerva”.
Nel settembre 1905 iniziò la formazione come farmacista, che gli rese più facile procurarsi la droga. Nel 1906 le sue commedie “Totentag” e “Fata Morgana” furono rappresentate senza successo a Salisburgo. Di conseguenza, Trakl è entrato in una crisi creativa da 1 a 2 anni. La sua poesia Das Morgenlied (Il canto del mattino) non fu pubblicata fino al 1908. Inizierà anche a studiare farmacia a Vienna quest’anno.
Nel 1911 completò lì un anno di servizio militare come medico. Durante questo periodo, il suo uso di droghe e la sua depressione continuano ad aumentare. Dopo l’anno militare, Trakl venne a Innsbruck, dove incontrò il suo futuro sponsor Ludwig von Ficker nel 1912. Lo aiuta finanziariamente e pubblica le poesie di Trakl nella sua rivista “Der Brenner”.
Le poesie compaiono anche sulla rivista “Die Fackel”. È a questo punto ce si realizzò la svolta letteraria di Trakl.
Nel 1913 fu pubblicato il suo volume di poesie, “Il giorno più giovane”.
Un anno dopo, Trakl si offre volontario come medico per la prima guerra mondiale sul fronte orientale. Lì soffre di un esaurimento nervoso perché non può prendersi cura di tutte le vittime.
Mentre era ancora nell’ospedale militare scrisse la sua poesia più importante “Grodek”, in cui rielaborava le sue esperienze di guerra. Il 3 novembre 1914 Trakl morì per overdose di cocaina. Ad oggi non è chiaro se si tratti di un tentativo di suicidio. Nel 1915 fu pubblicato il suo volume di poesie “Il sogno di Sebastiano”, che completò prima della sua morte.
Georg Trakl poeta espressionista?
Vorremo infine porre la domanda che ci siamo posti all’inizio, dando un titolo a questa riflessione: Georg Trakl è un poeta espressionista?
Alcuni poeti italiani, come Campana e Rebora soprattutto, e Sbarbaro solo nella sua prima produzione, sono stati chiamati “espressionisti”, ma anche “frammentisti” o “vociani”, e comunque sono forse arrivati a fare poesie simili a quelle degli espressionisti tedeschi senza conoscere l’espressionismo germanico.
Per quanto riguarda Trakl, possiamo affermare che non è corretto schematizzare Trakl con questa etichetta, perché Trakl è troppo cattolico, troppo austriaco, perfino troppo salisburghese, quindi provinciale, in un certo senso, anche se di una cittadina così intrisa di un passato nobile come Salisburgo per poter essere ridotto ad una formula.
Infatti non c’è nulla del disagio della città moderna, del sarcasmo ironico dei più noti espressionisti, e perfino il suo “urlo” è meno intenso del loro.
Al massino la sua poesia potrebbe essere letta come una coesistenza di elementi contrastanti, come la fioritura e la putredine, la luce e l’oscurità, la vita e la morte.
Ecco forse perché la cornice di alcune delle sue poesie più belle è la sera o l’autunno.
Opere più importanti:
Giorno dei morti 1906
Fata Morgana 1906
La canzone del mattino 1908
Colpa di sangue 1909
Il giorno del giudizio 1913
Decadimento 1913
Grodek 1914
Il sogno di Sebastian (pubblicato postumo nel 1915)
Due poesie:
- Canto serale
La sera, se andiamo per oscure vie,
smorte ci incontrano le nostre ombre.
Ora chi ha sete
beva le bianche acque dello stagno,
dolci i lamenti della nostra infanzia.
Morti in riposo sotto il folto sambuco
guardiamo grigi gabbiani. 7
Nubi primaverili coprono la città buia
che tace i tempi di monaci eletti.
Quando io presi la tua mano esile
battesti piano gli occhi rotondi:
ora è perduto. 12
Ma se una buia armonia penetra l’anima
appari tu bianca ai paesi autunnali del cuore.
2) Grodek
Grodek (testo originale | Traduzione |
---|---|
Am Abend tönen die herbstlichen Wälder Von tödlichen Waffen, die goldnen Ebenen Und blauen Seen, darüber die Sonne Düstrer hinrollt; umfängt die Nacht Sterbende Krieger, die wilde Klage Ihrer zerbrochenen Münder. Doch stille sammelt im Weidengrund Rotes Gewölk, darin ein zürnender Gott wohnt Das vergoßne Blut sich, mondne Kühle; Alle Straßen münden in schwarze Verwesung. Unter goldnem Gezweig der Nacht und Sternen Es schwankt der Schwester Schatten durch den schweigenden Hain, Zu grüßen die Geister der Helden, die blutenden Häupter; Und leise tönen im Rohr die dunkeln Flöten des Herbstes. O stolzere Trauer! ihr ehernen Altäre Die heiße Flamme des Geistes nährt heute ein gewaltiger Schmerz, Die ungebornen Enkel |
|