Ritratto della mia bambina di Umberto Saba
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28 Dicembre 2019Umberto Saba (1883-1957) è stato uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, controcorrente rispetto alle tendenze predominanti della poesia moderna.
Nato a Trieste, una città che all’epoca faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico, il suo vero nome era Umberto Poli. Scelse lo pseudonimo “Saba”, probabilmente per il richiamo ebraico alle sue origini materne, o come simbolo di affetto verso la balia che si prese cura di lui.
Vita e contesto
Saba visse in un contesto storico e culturale complesso, segnato da grandi cambiamenti politici e sociali. La sua Trieste era un crocevia di culture diverse: italiane, austriache, ebraiche e slave. Questo ambiente poliedrico influenzò la sua formazione intellettuale e culturale. Nel corso della sua vita, Saba soffrì di diverse crisi personali, come la depressione e il senso di alienazione, ma anche di difficoltà economiche. Nonostante ciò, riuscì a mantenere una produzione letteraria costante.
Saba, di origine ebraica da parte di madre, visse anche il dramma delle persecuzioni razziali durante la Seconda Guerra Mondiale, costretto a nascondersi per sfuggire ai rastrellamenti fascisti. Tuttavia, la sua poetica si distinse per un tono umile e quotidiano, spesso in contrasto con la grandezza epica o simbolista dei suoi contemporanei.
Poetica
Saba cercò di opporsi alle tendenze moderniste e avanguardiste del suo tempo, rappresentate da autori come Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti. La sua poesia si caratterizza per una grande semplicità e immediatezza, in cui esprime emozioni sincere e universali. La sua poetica può essere descritta come “poesia onesta”, in cui racconta la vita quotidiana, le gioie e i dolori, senza filtri o artifici stilistici.
In molte delle sue opere, emerge un sentimento di nostalgia e introspezione, un continuo ritorno al passato e alle esperienze dell’infanzia, del rapporto con la madre, della famiglia e delle radici culturali e affettive. Saba esplora in maniera acuta il dolore e la sofferenza umana, ma riesce sempre a trovare una sorta di redenzione nella sua visione complessiva della vita.
Il “Canzoniere”
L’opera principale di Saba è il Canzoniere, una raccolta di poesie che copre tutto l’arco della sua vita e della sua carriera poetica, composta tra il 1900 e il 1954. È un’opera monumentale che testimonia il suo percorso umano e letterario, e raccoglie tutte le sue tematiche centrali: l’amore, la famiglia, la solitudine, l’infanzia e la ricerca di una propria identità.
Temi principali
- La famiglia: La figura materna, il padre assente e la moglie Lina sono centrali nella sua poetica. La famiglia è sia un rifugio che una fonte di sofferenza.
- L’infanzia: Saba torna spesso a esplorare i ricordi dell’infanzia, un periodo della vita idealizzato ma anche carico di conflitti interiori.
- L’amore: L’amore è visto sia come forza salvifica sia come motivo di angoscia, spesso descritto nella sua dimensione più quotidiana e intima.
- La città di Trieste: La sua città natale è un altro tema ricorrente, descritta come un luogo di contrasti, che rappresenta tanto la vitalità quanto il senso di isolamento del poeta.
- L’identità ebraica: Pur non essendo un tema dominante, la sua origine ebraica e la condizione di outsider emergono soprattutto durante le persecuzioni razziali.
Stile e tecnica
Lo stile di Saba è caratterizzato da una grande semplicità. Utilizza un linguaggio piano, privo di ornamenti e di figure retoriche complesse. È una poesia diretta, priva di sperimentalismo formale, in cui Saba cerca la verità più che l’estetica. Nonostante la semplicità, la sua poesia è ricca di sentimenti profondi e riflessioni universali. Egli rifiuta l’ermetismo di Montale e Ungaretti, preferendo una poesia chiara, comprensibile e “onesta”.
Influenze
Saba è stato influenzato da diversi autori della tradizione classica italiana, ma anche dalla cultura ebraica e dal contesto multiculturale di Trieste. Pur non aderendo a movimenti letterari particolari, la sua poesia è stata apprezzata e rivalutata in seguito da critici e poeti moderni, che ne hanno riconosciuto il valore e l’unicità.
Eredità
Umberto Saba, pur non essendo stato riconosciuto come uno dei grandi innovatori del Novecento italiano durante la sua vita, è oggi considerato uno dei poeti più profondi e sensibili del secolo. La sua capacità di trasformare il quotidiano in poesia e di affrontare i grandi temi dell’esistenza umana con onestà e umiltà ha fatto sì che la sua opera risulti ancora attuale e toccante.