Vita di Cesare
27 Gennaio 2019A SCUOLA CON … RINNOVATA ENERGIA!
27 Gennaio 2019-
“Un’idea” di Giorgio Gaber 2010
Un’idea
Anni settanta: a questo punto, scusatemi, ma vi racconto anch’io come ho vissuto quegli anni. So che a Milano è stata allestita una mostra che tende a valorizzare quel periodo, che invece per me è stato uno dei periodi più brutti della nostra storia. La spinta ideale al cambiamento del sessantotto si è incanalata negli anni settanta o nello schema dei partiti di sinistra oppure nel terrorismo, e cosa c’è di peggio del voler imporre agli altri un’utopia con la violenza? Io arrivavo dal sud in quegli anni senza cognizioni sufficienti di italiano, latino e greco. Avevo degli ottimi insegnanti che mi avrebbero potuto indirizzare fare imparare quelle cose, ma questo non era possibile, perché nella mia scuola erano più i giorni in cui si facevano assemblee, collettivi, persino occupazioni scolastiche che non ore di lezioni, tanto gli altri, loro, i figli di avvocati, giornalisti, ecc le cose le sapevano già e non avevano certo da impararle dai professori (allora i professori erano sempre sistematicamente da contestare). Durante le assemblee, poi, chi non era d’accordo con la maggioranza (si chiamava il movimento) veniva letteralmente picchiato. Potete immaginare dunque quale sia il mio giudizio di quell’età . Ma anche Gaber, che pure era stato sessantottino della prima ora, si era reso conto dell’assurdità degli schemi ideologici applicati ad una vita che sempre contraddice le costruzioni teoriche che non sono partono dal popolo e dalla realtà
Un’idea
di Gaber – Luporini
Un’idea, un concetto, un’idea
finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
se potessi mangiare un’idea
avrei fatto la mia rivoluzione.
In Virginia il signor Brown
era l’uomo più antirazzista
un giorno sua figlia sposò
un uomo di colore
lui disse: “Bene”
ma non era di buonumore.
Ad una conferenza
di donne femministe
si parlava di prender coscienza
e di liberazione
tutte cose giuste
per un’altra generazione.
Un’idea, un concetto, un’idea
finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
se potessi mangiare un’idea
avrei fatto la mia rivoluzione.
Su un libro di psicologia
ho imparato a educare mio figlio
se cresce libero il bimbo
è molto più contento
l’ho lasciato fare
m’è venuto l’esaurimento.
Il mio amico voleva impostare
la famiglia in un modo nuovo
e disse alla moglie
“Se vuoi, mi puoi anche tradire”.
Lei lo tradì
lui non riusciva più a dormire.
Un’idea, un concetto, un’idea
finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
se potessi mangiare un’idea
avrei fatto la mia rivoluzione.
Aveva tante idee
era un uomo d’avanguardia
si vestiva di nuova cultura
cambiava ogni momento
ma quand’era nudo
era un uomo dell’Ottocento.
Ho voluto andare
ad una manifestazione
i compagni, la lotta di classe
tante cose belle
che ho nella testa
ma non ancora nella pelle.
Un’idea, un concetto, un’idea
finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
se potessi mangiare un’idea
avrei fatto la mia rivoluzione
la mia rivoluzione, la mia rivoluzione.
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