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27 Gennaio 2019Aldo Serbelli Odisio
27 Gennaio 2019Georges Simenon
Simenon, Georges (Liegi 1903 – Losanna 1989), romanziere francese di origine belga. Autore prolifico, e non soltanto di romanzi gialli, è conosciuto soprattutto per aver creato, nel 1930, uno degli investigatori più celebri della storia della letteratura, Maigret, l’ispettore parigino che risolve i casi grazie a un’acuta sensibilità psicologica e alla capacità di risalire al movente dell’assassino. Tradotta in molte lingue, la serie di Maigret riscosse un vasto successo sia in Europa sia negli Stati Uniti, al quale contribuirono i numerosi adattamenti per il cinema e per la televisione. Indimenticabile, in Italia, è la serie televisiva Le inchieste del commissario Maigret (1964-1972, regia di Mario Landi), grazie soprattutto all’interpretazione di Gino Cervi, che riscosse le lodi dello stesso autore. Tra i più noti romanzi di Simenon si citano Il testamento Donadieu (1937), L’uomo che guardava passare i treni (1938), La pipa di Maigret (1947), Scacco a Maigret (1956). L’ultimo libro che diede alle stampe è la monumentale autobiografia Mémoires intimes (1981).
Nel romanzo Una Testa in Gioco”, Simenon continua la saga del celeberrimo Commisario Maigret, astuto agente della polizia sempre alle prese con misteri di ogni tipo
Questa volta si tratta di un omicidio: una facoltosa signora e la sua cameriera vengono assassinate e ad esserne incolpato è Joseph Herting.
Egli si dichiara innocente, ma è comunque arrestato, condotto in carcere e poi condannato a morte.
Una notte riesce tuttavia a scappare, evadendo dal carcere e trovando rifugio in un piccolo ostello:
qui entra in scena la figura di Maigret, disincantatore, sicuramente più umano del collega Sherlock Holmes.
Si arriva dunque alla presentazione dei maggiori sospettati, in perfetto stile giallo:
i nipoti della signora assassinata, nonché unici eredi, il signor crosby e sua moglie, la signora reichberg e radek, un disoccupato inconsueto.
Sempre in questa scena all’interno di un ristorante, viene coinvolto il lettore, tramite la comparsa di qualche indizio.
Altro momento chiave è il tentativo di radek di uccidere maigret, recatosi alla villa del delitto in cerca di chiarimenti ed ulteriori prove, scagionando completamente joseph e crosby.
LAmbientazione è la Parigi degli anni trenta, nella quale vengono presi in considerazione più che altro dei luovi chiave quali, per esempio, la villa dell’uccisa e il ristorante la coupole”.
Il ritmi ha dei ritmi piuttosto lenti, propri di tale genere e di una Parigi in bianco e nero.
L’autore per fortuna riesce comunque a coinvolgere il lettore, per fortuna, affiancandolo quasi al protagonista nelle sue indagini, come se fosse il suo aiutante (per tornare a sherlock holmes siamo tutti dei Watson â~º ).
Si tratta comunque di un libro per amanti del genere, anche se apprezzabile da chiunque si dotato di molta calma e pazienza.
Barni Davide – III F – 09/12/2006