Non più pesci ma duomi
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27 Gennaio 2019Settimana Sviluppo Sostenibile 9-15 novembre
Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile
9 – 15 novembre 2009
CITTÀ E CITTÀDINANZA
EDscuola – 6 novembre 2009
Il tema Città e Cittadinanza è al centro dell’edizione 2009 della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO che si svolge dal 9 al 15 novembre con una fitta rete di appuntamenti su tutto il territorio.
Oltre 600 le iniziative in programma (convegni, mostre, laboratori, lezioni, stand informativi, dimostrazioni pratiche, spettacoli, giochi), realizzate grazie all attivismo di tutti quei soggetti, istituzioni, enti locali, scuole, associazioni, università etc. impegnati a diffondere stili di vita più sani e armoniosi facendo leva sull educazione”, intesa nel senso più ampio di istruzione, formazione, informazione, sensibilizzazione e soprattutto cultura.
Le attività che animano il programma della Settimana sono rivolte ai giovani come agli adulti, ai singoli come alle collettività, alla società civile come al mondo produttivo e toccano aspetti diversi, ma tra loro strettamente connessi, del nostro vissuto quotidiano: inquinamento, bio-architettura, energia, mobilità, rifiuti, partecipazione, intercultura, legalità, integrazione, consumi con l’obiettivo comune di sviluppare in tutti i settori della società la consapevolezza e le capacità operative necessarie a costruire una città ecologica e solidale, orientata alla qualità della vita e animata da una cittadinanza responsabile e democratica.
A Milano, che per le politiche mondiali di sostenibilità rappresenta un terminale politico e culturale di rilievo in vista dellExpo 2015, sono previste quest’anno le manifestazioni centrali, incentrate su un convegno, organizzato dalla CNI Unesco e dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM (12 novembre), che vede la partecipazione di rappresentati delle istituzioni, del mondo socio-economico, delle associazioni, della ricerca e della formazione. Il convegno, al quale collaborano la Fondazione Eni Enrico Mattei, Nova Multimedia e l Università degli Studi di Milano, è inserito in un’ampia kermesse di eventi, rivolti alle scuole e al pubblico, organizzati grazie alla collaborazione di organizzazioni quali, tra le altre, oltre alla IULM, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, lARPA, l’Associazione italiana Insegnanti di Geografia, la Società Geografica, CTS, ATM, Edizioni Ambiente, Fondazione Cariplo, Università Milano Bicocca.
Altri eventi centrali sono previsti a Urbino, dove il 10 novembre Legambiente presenta presso il Teatro Sanzio Ecosistema bambino 2009, il rapporto annuale sulle attività promosse dai Comuni italiani a favore dell’infanzia, e Roma, dove il 9 novembre il Convegno Multiculturalità, stereotipi e integrazione organizzato dalla Facoltà di Sociologia di Sapienza – Università di Roma, in collaborazione con la CNI UNESCO, cerca di analizzare i fattori che ostacolano il dialogo tra le diverse culture presenti nelle capitali moderne.
La Settimana UNESCO ESS quest’anno più che mai coglie l’essenza, la complessità e linterdipendenza di tutte le problematiche più attuali dello sviluppo sostenibile, dei diritti e doveri di tutti i cittadini, delle loro responsabilità e delle loro aspirazioni di benessere e qualità di vita. Il successo straordinario della manifestazione, che va a consolidare l’esperienza delle edizioni passate (Rifiuti 2008, Cambiamenti Climatici 2007, Energia 2006) è dovuto all entusiasmo con cui le numerosissime realtà territoriali rispondono all’appello dell UNESCO e all’attività catalizzatrice” del Comitato italiano UNESCO DESS (Decennio ONU di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014), di cui fanno parte oltre 120 entità, istituzionali e non, che si sono attivate sollecitando l’adesione locale di scuole, Comuni, centri, gruppi, università.. in primo luogo nell ambito del sistemi regionali INFEA, garantendo così la diffusione capillare della campagna Unesco per la sostenibilità.
La Settimana si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Dettagli e programma di tutti gli eventi sono consultabili su www.unescodess.it
La campagna italiana per il Decennio di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 è promossa e coordinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Direzione Ricerca Ambientale e Sviluppo, e con il sostegno di Poste Italiane, Braccialini e Le Scienze Web News.
Si ringraziano: lillustratore Carlo Stanga per la realizzazione dell’immagine della Settimana ESS 2009, Roberto Quarta per la regia dello spot, COMIECO per l’elaborazione del programma nazionale delle iniziative.
CENNI AD ALCUNE TIPOLOGIE DI INIZIATIVE REALIZZATE PER LA SETTIMANA UNESCO ESS 2009
In linea con le indicazioni fornite dallUNESCO sull’educazione allo sviluppo sostenibile, la maggior parte delle iniziative non si limita ad avere carattere episodico, ma si pone come inizio o parte integrante di percorsi educativi di lunga durata, finalizzati a sviluppare la consapevolezza e le capacità operative e di azione responsabile e a stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nei processi di sviluppo di una cultura della sostenibilità.
Numerose le iniziative organizzate da istituzioni (Regioni, Province, Comuni) associazioni e scuole, ma anche imprese, università, parchi naturali, biblioteche e centri culturali, segno che la consapevolezza dell’importanza dell’educazione allo sviluppo sostenibile inizia a diffondersi ad ogni livello.
Degno di nota, rispetto alla passata edizione della Settimana ESS, è l’alto livello di adesione da parte delle regioni dell’Italia centro-meridionale, dove l’attività educativa è soprattutto legata ai problemi del territorio, come in Sicilia, dove alcune iniziative sono volte a promuovere la cultura della legalità come patrimonio di pace. Ma tutto il territorio italiano si è mobilitato con grande impegno e partecipazione, anche grazia al ruolo propulsore e collettore svolto dalle strutture delle Regioni.
Per quanto riguarda l’ambito più strettamente legato alla città, gli aspetti che più hanno stimolato la creatività sono quello della gestione dei rifiuti, sulla scia dell’edizione 2008 della Settimana ESS, della mobilità, della multi cultura/intercultura, della partecipazione e della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio, materiale e immateriale. Lo scopo è promuovere comportamenti virtuosi, come il riciclaggio, sistemi di trasporto condivisi, momenti di integrazione tra le culture e strumenti di conoscenza del territorio e delle tradizioni locali. Destinatari delle iniziative sono in particolare i giovani ed i giovanissimi, sia come destinatari che come attori, coinvolti, soprattutto dalle scuole, con lezioni e laboratori, che permettono loro di vivere esperienze dirette, creando una maggiore consapevolezza dell’agire in prima persona.
Ai bambini sono rivolte diverse proposte finalizzate a recuperare il contatto con la natura. In alcuni casi, sono organizzati dei laboratori per la piantumazione, per creare aree verdi nei posti da loro più frequentati; in altri, i bambini stessi sono investiti del compito di organizzare degli itinerari turistici nel loro territorio per i coetanei di altre città.
Inoltre, ai bambini sono dedicati alcuni momenti che celebrano i 20 anni delle Convenzione di diritti del fanciullo, con iniziative che mirano a diffondere la conoscenza di quello che rappresenta lo strumento internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.
Non mancano alcune iniziative che si evidenziano per l’aspetto creativo, come elemento cardine per favorire il dialogo interculturale e tra le generazioni nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Tra gli esempi di iniziative creative possono citarsi la richiesta di rifiuti come biglietto per l’ingresso al cinema, o la realizzazione di un go-kart attraverso l’assemblaggio di pezzi di macchine in disuso.
Da segnalare la vasta gamma di strumenti comunicativi utilizzati, in particolare il teatro, dove, in un approccio di edu-enterteinment, i ragazzi sono non solo invitati ad assistere a performance artistiche, ma anche ad improvvisarsi attori, in spettacoli legati ai temi della Città e della Cittadinanza. Anche il web è usato come strumento di diffusione e promozione di comportamenti, con l’impiego di social network e dei new media per la creazione di reti per lo scambio di informazioni e di buone pratiche, per un impegno che duri nel tempo.
Grande attenzione è rivolta all’aspetto della partecipazione, intesa non solo come metodo ma come condizione necessaria dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Attraverso la partecipazione, la città si trasforma da mero luogo geografico a spazio condiviso dal quale far partire la transizione verso un nuovo modello di consumo, di produzione, di cultura e, più in generale, di vita.
Nella totalità dei casi si è cercato di stimolare l’intervento dei destinatari, come singoli o collettività. In genere, alla forma più tradizionale della conferenza si è preferito il workshop, così come alla lezione didattica il laboratorio. La cittadinanza è stata invitata ad esprimere le proprie opinioni su alcuni progetti relativi allo sviluppo urbano, destinate poi ad influenzare le decisioni finali o gli accordi che saranno sottoscritti dalle istituzioni
Non mancano le iniziative sono rivolte agli anziani, ad esempio per sensibilizzarli ad una migliore alimentazione. La terza età, tuttavia, non è solo destinataria ma anche protagonista degli eventi, soprattutto laddove si è voluto stimolare l’interesse verso il patrimonio immateriale, richiamando l’attenzione sulla tradizione e gli antichi saperi, quali ad esempio quelli dei costruttori di presepi e di burattini.
Dichiarazioni rilasciate durante la Conferenza Stampa di presentazione della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2009
6 novembre 2009, Roma, Sala del Primaticcio, Palazzo Firenze
Il Professor Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per lUNESCO, richiamando l’attenzione sulle problematiche legate alle società multiculturali odierne, ha ricordato come i flussi migratori nascano da un grande equivoco culturale e mediatico: c’è una parte del mondo che si comporta come se vivesse nella Valle dell’Eden”, e un’altra parte, che oltretutto è la più consistente e numerosa, che aspira a raggiungere questa Valle” come se rappresentasse l’apice della felicita, ma che scopre giungendovi una situazione molto difforme da quella sperata, una situazione di ostilità e degrado, oggi anche aggravata dalle contingenze economiche, per le quali il mondo occidentale non ragiona più in termini di crescita e sviluppo ma è obbligato a giocare in difesa”. Si deve riflettere su un nuovo concetto e valore di cittadinanza, in quanto avere il passaporto di un paese purtroppo non significa esserne partecipi e ci si continua a sentire stranieri nel luogo in cui si vive. I cittadini sono coloro che collaborano alla crescita economica, sociale e culturale di un paese, indipendentemente dalla loro origine o cultura. Il diritto di cittadinanza passa attraverso la diffusione di un reticolo culturale condiviso; occorrono politiche e risorse finalizzate a discriminare le discriminazioni”, con l’obiettivo ultimo di arrivare a riconoscersi nell’altro come in uno specchio, nell’ambito i un processo di integrazione graduale e rispettosa delle diversità.
Il Professor Luigi Manconi, sociologo dei fenomeni politici, proseguendo sul tema multiculturale ha ricordato come oggi nella scuola dell’obbligo ci sono oltre 700’000 minori provenienti da altri paesi, un fattore che pone non solo problemi di integrazione e comunicazione, ma anche opportunità, in quanto alle nuove generazioni è data la possibilità di conoscere una pluralità di culture, di storie e di identità, che pone le basi per una convivenza, sì faticosa, ma anche fertile, produttiva di ricchezze sociali. L’Italia è stata a lungo un paese di migranti, basti ricordare i 47’000’000 di italiani che sono partiti per cercare nuove opportunità all’insegna della speranza, ma anche della sofferenza, come ci ha insegnato ad esempio la tragedia di Marcinelle; eppure questo esodo e questo dolore non hanno prodotto unetica dell’integrazione e della convivenza pacifica, non si sono trasformati in epopea”. Viviamo in un panorama complesso, dal punto di vista culturale, etnico e religioso: un crocifisso in un’aula scolastica, oltre a simbolo di una confessione, è anche e soprattutto segno della sofferenza umana e della pietà (come rilevò Natalia Ginzburg, ebrea ed atea) ed è dunque accettabile finché riconosciuto come tale, e finché non rappresenta un mezzo di intimidazione nei confronti di chi non vi si riconosce, non essendo esclusa inoltre la possibilità di accompagnarlo a simboli di altri confessioni, laddove le circostamze lo richiedano.
La dott.ssa Vanessa Pallucchi, Responsabile Educazione di Legambiente, ha aggiunto che la situazione di degrado urbano, ambientale e sociale, in cui viviamo ci fa sentire stranieri” anche in patria, nelle città in cui nasciamo e abitiamo da sempre. Formare una cittadinanza attiva vuol dire anche offrire ai cittadini i luoghi e gli spazi dove esercitare i diritti di cittadinanza. Le città sostenibili sono quelle che riescono a generare politiche di sistema”, le singole iniziative non sono sufficienti: per i bambini ad esempio può essere più educativo chiudere una città al traffico piuttosto che prevedere piccoli spazi ricreativi. Il dott. Paolo Soprano, dirigente del Ministero dell’Ambiente ha richiamato l’attenzione sui recenti processi internazioni e in particolare sulle linee guida” UNEP sull’educazione al consumo sostenibile nei curricula didattici, prodotte da una task force guidata dall’Italia.
I Presidenti del Comitato Scientifico per il Decennio dell Educazione allo Sviluppo Sostenibile, Prof. Gianni Mattioli e Prof. Massimo Scalia, hanno ricordato i come i documenti internazionali dell’ONU e dellUNESCO puntino sull’importanza del promuovere la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e di rendere i cittadini protagonisti, soprattutto in questo momento in cui l’urgenza dei cambiamenti climatici impone un ripensamento delle scelte energetiche e dei consumi che siano orientati al risparmio e alle energie rinnovabili. Il panorama attuale vede la metà della popolazione mondiale residente nelle città, con conseguenti problematiche ambientali e sociali tra loro connesse ed estremamente complesse, che richiedono soluzioni ponderate e in linea con le più recenti evidenze scientifiche.