Verso il primo conflitto mondiale
27 Gennaio 2019N. 00139 2012 REG.RIC.xml
27 Gennaio 2019di Luigi Gaudio
Valutazione diagnostica
Con la valutazione iniziale il docente verifica quali sono i livelli di partenza degli alunni. Questo può essere realizzato attraverso dei test preparati allo scopo, cosiddetti test dingresso, ma occorre anche precisare che per valutazione iniziale si intende tutta una serie di operazioni, che non possono essere ridotte solo alla somministrazione di test dingresso. Infatti è importantissimo anche visionare le schede e le valutazioni provenienti dalla classe precedente, o dalla scuola precedentemente frequentata dall’alunno, o convocare i docenti che hanno avuti prima gli alunni, in modo da avere ben chiaro quali sono le competenze acquisite, su cui contare per fare un ulteriore passo in avanti.
Valutazione formativa
Il cuore, comunque, del lavoro di valutazione, si realizza nel pieno del percorso formativo. Si parla infatti, al proposito anche di valutazione in itinere. E’ quel tipo di valutazione, che deve essere possibilmente frequente e mirata ad una singola unità di apprendimento, che non ha come scopo primario quello di promuovere o di bocciare l’alunno, ma quello di contribuire alla sua crescita, umana e intellettuale. Particolare attenzione occorre fare, a questo riguardo, nel preparare delle prove che non siano fini a se stesse, cioè non siano incentrate su particolari nozioni che lasciano il tempo che trovano, ma centrate sulle conoscenze e competenze essenziali e irrinunciabili, per il raggiungimento di un determinato profilo in uscita.
Valutazione sommativa
La valutazione sommativa, detta spesso anche finale, non può per ciò stesso essere intesa come una resa dei conti, ma deve essere intesa come una verifica non solo dell’operato dell’alunno, ma anche del docente, che, si spera, sia stato in grado di condurre gli studenti al raggiungimento di quegli obiettivi che sono stati posti all’inizio della programmazione annuale.