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17 Gennaio 2025Il ministro Giuseppe Valditara ha emanato un’ordinanza sulla “Valutazione periodica e finale degli apprendimenti nella scuola primaria e valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado”.
L’articolo 2 recita:
“La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento degli alunni, ha finalità formativa ed educativa, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze, concorrendo al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo.”
Secondo questa formulazione, lo sviluppo dell’identità personale si fonda sull’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.
Questo approccio è in netto contrasto con la legge 12/2020, che riprendendo quanto disposto nel 2003, stabilisce:
“È promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche.”
La legge 12/2020 identifica capacità e competenze come obiettivi finali, mentre conoscenze e abilità sono strumenti per raggiungerli.
L’ordinanza, dunque, confonde i mezzi con i fini e travisa il traguardo educativo. Le competenze, intese come comportamenti efficaci nell’affrontare compiti, sono la manifestazione del potenziamento delle capacità, non un semplice accumulo di conoscenze e abilità.
Un travisamento che dura ormai da mezzo secolo quando, nel 1974, il legislatore ha ristrutturato l’istituzione scolastica in base ai dettami della cultura sistemica. E’ in rete un esempio di come dovrebbe essere gestita la scuola secundum legem: “Un approccio scientifico alla riforma della scuola”.