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Isaac Asimov
GENERE: Fantascienza
AUTORE:
Isaac Asimov nasce il 2 gennaio 1920 a Petrovici, un villaggio nei pressi di Smolensk, da una famiglia ebraica, ma all’età di tre anni emigra con la famiglia negli Stati Uniti, stabilendosi nel quartiere di Brooklyn, a New York.
I genitori gestiscono un negozio di giornali e dolciumi, e proprio qui il giovane Isaac inizia ad appassionarsi alla fantascienza, leggendo le riviste del settore che periodicamente arrivano al padre, Judah Asimov. Egli, pur non essendo figlio unico (ha un fratello, Stanley, e una sorella, Marcia) è però il pupillo della famiglia a causa della sua salute cagionevole, che però non gli impedisce di frequentare l’Università (la Columbia University), dove si laurea nel 1939 in chimica e biologia.
Nel frattempo ha iniziato a scrivere alcuni racconti. Il suo primo tentativo è a soli undici anni, quando scrive un racconto dal titolo The Greenville Chums at College. Il suo primo racconto ad essere pubblicato è, invece, Little Brothers, nel 1934, mentre frequenta le scuole superiori.
Entrato al college, tra le sue letture preferite, oltre ai romanzi storici e fantascientifici, ci sono Agatha Christie e Wodehouse. Nel 1937 propone Cosmic Corkscrew a John Wood Campbell, direttore di Astounding Stories, ma il manoscritto gli viene rispedito.
Nonostante ciò, è lo stesso Campbell ad incoraggiarlo a scrivere altri racconti, e così nel 1939 esce su Astounding Stories Naufragio (Marooned off Vesta). Nel frattempo Asimov ha stretto ottimi rapporti anche con Frederik Pohl, direttore di altre due prestigiose riviste di fantascienza, Astonishing Stories e Super Science Fiction. E’ su queste testate che vedranno la luce molti dei celebri racconti che formeranno il Ciclo dei Robot (il primo, sempre del 1939, è Robbie) e quello della Fondazione.
Dopo la laurea, trova molte difficoltà ad entrare nelle scuole mediche di New York, ma finalmente nel 1941 riesce ad ottenere un master presso la Columbia. Quello stesso anno pubblica il racconto Notturno, osannato dalla critica come il miglior racconto breve di fantascienza mai scritto e contemporaneamente inizia a scrivere i racconti che poi saranno noti come Trilogia della Fondazione.
Nel frattempo prosegue gli studi di chimica sotto l’ala protettrice di Charles Dawson.
Nel 1942 sposa Gertrude Blugerman, di Toronto (Canada). Quello stesso anno, a causa della seconda guerra mondiale, viene impiegato come chimico presso il Naval Air Experimental Station di Philadelphia insieme a Robert A. Heinlein e L. Sprague de Camp.
Nel 1945 Asimov viene arruolato come soldato semplice e inviato prima a Camp Lee (Virginia), poi a Honolulu, dove partecipa al primo esperimento atomico del dopoguerra.
Dopo il congedo torna all’università dove, nel 1948, ottiene il dottorato in biochimica e inizia a lavorare con il professor Robert Elderfield, facendo ricerche su nuovi farmaci contro la malaria. Nel frattempo continuano le sue collaborazioni con le riviste fantascientifiche, alle quali, oltre alle già citate, vanno ad aggiungersi Unknown, IF, Galaxy Science Fiction e The Magazine of Fantasy and Science Fiction. Nel 1949 esce il racconto Madre Terra che anticipa i romanzi dei robot.
Nel 1950 esce il suo primo romanzo, Paria dei cieli (Pebble in the Sky, inizialmente Grown Old with Me). Più tardi esce anche la raccolta Io, robot e il suo primo libro di saggistica, scritto insieme a due colleghi. L’anno dopo nasce il figlio David.
Tra il 1951 e il 1953 escono i romanzi Il tiranno dei mondi, Le correnti dello spazio e Abissi d’acciaio, oltre alla fortunata Trilogia della Fondazione. Nel 1952 vede la luce anche Lucky Starr, il vagabondo dello spazio, primo della fortunata serie su Lucky Starr pubblicata con lo pseudonimo di Paul French. Un anno dopo esce l’antologia La terra è abbastanza grande. E’ poi di quegli anni il primo incontro con Janet Opal Jeppson, giovane psichiatra.
Nel 1955 nasce Ribyn Joan, sua seconda figlia, e gli viene conferito il titolo di professore associato di biochimica. Tra il 1955 e il 1957 alterna l’attività di professore a quella di romanziere con l’uscita di La fine dell’eternità e Il sole nudo. Nel 1958 esce Lucky Starr e gli anelli di Saturno, il romanzo che chiude il ciclo.
Asimov nel 1965
Il suo ultimo contributo letterario per molto tempo risale al 1959 con l’uscita dell’antologia Nine Tomorrows, che presenta racconti scritti negli anni Cinquanta. Da questo momento in poi sarà l’attività divulgativa a prendere la maggior parte del suo impegno, rinunciando all’attività didattica: pubblica, così, numerosissimi testi sulla chimica, fisica e astronomia. Unica eccezione di questo periodo è Viaggio allucinante, ispirato all’omonimo film, edito nel 1966. Dello stesso anno è il premio Hugo per la Trilogia della Fondazione. Tra il 1967 e il 1969 escono tre raccolte: Through a Glass, Clearly, Asimov’s Mysteries e Nightfall and Other Stories.
Nel 1970 si separa da Gertrude, dalla quale divorzia tre anni più tardi, per poi sposare, nel 1973, Janet Jeppson, nuovamente incontrata ad una convention di letteratura gialla. Lo stesso anno esce Neanche gli dei, il romanzo preferito di Asimov, vincitore di un premio Hugo e di un Nebula. Sono di questo periodo anche numerosissimi testi di divulgazione scientifica, storica e letteraria.
Nel 1974 inizia il ciclo dei Vedovi Neri, un club di amici che si cimentano nell’investigazione, con la raccolta Tales of the Black Widowers. Il ciclo si concluderà postumo con la pubblicazione di The Return of the Black Widowers (2003). Nel 1976 esce l’antologia The Bicentennial Man and Other Stories, (per la ricorrenza del bicentenario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America) dal cui racconto principale L’uomo bicentenario, è stato tratto l’omonimo film nel 1999, senza però esserne molto fedele.
Nel 1977 viene ricoverato in ospedale a causa di un attacco cardiaco, che ne minerà la salute anche negli anni successivi. Nel 1979 diventa professore ordinario, mentre nello stesso anno escono Isaac Asimov’s Treasury of Humour e l’autobiografia Io, Asimov.
Si arriva così agli anni Ottanta quando, sotto le insistenze della Doubleday, riprende in mano il Ciclo della Fondazione, pur se, contemporaneamente, continua a scrivere racconti per il suo Ciclo dei robot: nel 1983 escono L’orlo della Fondazione e I robot dell’alba.
Nel 1984 viene pubblicata l’autobiografia I. Asimov: A Memoir. Tra il 1985 e il 1988 escono I robot e l’Impero, Fondazione e Terra, Preludio alla Fondazione e Nemesis.
Gli ultimi anni della sua vita sono dedicati alla produzione scientifica, con numerosi articoli di divulgazione sui più disparati argomenti. La sua attività si conclude il 6 aprile 1992: era stato infettato dal HIV durante una trasfusione di sangue nel 1983. Che l’AIDS fosse stata la causa della sua morte è stato rivelato dieci anni dopo nella biografia scritta dalla moglie Janet, It’s Been a Good Life. La sua salma è stata cremata e le sue ceneri disperse.
(fonte: wikipedia)
RIASSUNTO:
La vicenda ha inizio con l’arrivo in un aeroporto americano di un famosissimo scienziato, Benes, scortato da un agente segreto, Grant. Questo scienziato aveva fatto una scoperta d’importanza vitale per l’umanità e un’organizzazione segreta governativa era riuscita ad accaparrarsi la sua collaborazione. Infatti oltre a questa associazione ne esisteva un’altra, in opposizione alla prima che cercava di perseguire i suoi piani scientifici a discapito dell’umanità. E’ per questo che, piuttosto che vedere una rivoluzionaria scoperta nelle mani del governo, cercano di uccidere Benes. Allora, durante il trasferimento in automobile dello scienziato dall’aeroporto alla sede dell’organizzazione governativa, i nemici tendono un’imboscata, ma non con i risultati che si aspettavano: infatti Benes non muore, anche se viene ridotto in coma per una forte commozione cerebrale. Tutto sembra finito, anche perché non è possibile operare chirurgicamente dall’esterno, ma gli studiosi del CMDF (l’organizzazione segreta governativa) preparano una missione nel tentativo disperato di salvare la vita a Benes: un pugno di uomini e unaffascinante ragazza vengono, grazie ad un sofisticato strumento chiamato miniaturizzatore, ridotti alle proporzioni di batteri per distruggere lembolo all’interno del corpo umano. Il loro viaggio” si svolgerà all’interno di un sommergibile chiamato Proteus, anch’esso miniaturizzato. I partecipanti alla folle missione sono cinque: il primo è Peter Duval, il migliore chirurgo del cervello del paese, colui che ha il compito fondamentale di asportare lembolo. Insieme a lui collabora la sua assistente, Cora Peterson. C’è poi il capitano Owens, il cui lavoro è quello di manovrare il sommergibile. Invece, Michaels è colui che deve guidare il Proteus nel sistema circolatorio di Benes per raggiungere il cervello nel minor tempo possibile. Infine c’è Grant, che ha il compito di coordinatore delle decisioni all’interno del sommergibile oltre che di tener docchio tutti i partecipanti alla missione; uno dei timori del CMDF era infatti che qualcuno di loro fosse un infiltrato dell’organizzazione rivale. La più grande difficoltà per il successo della missione è il cosiddetto principio della indeterminazione”, secondo cui l’uomo miniaturizzato alle dimensioni di un batterio può rimanere tale sono per sessanta minuti, dopo di che torna ad espandersi. Dopo una serie di preparativi, l’equipaggio miniaturizzato viene immesso nella carotide di Benes attraverso una siringa colma d’acqua. Da lì, il sommergibile deve raggiungere il cervello ed eliminare lembolo in sessanta minuti. Il tempo a disposizione è limitato ed i meandri del corpo umano si rivelano veri e propri trabocchetti infernali. Inspiegabili incidenti, di cui Grant sospetta la mano di qualcuno, ostacolano il viaggio. Il Proteus, con tutte le disavventure e le difficoltà possibili, raggiunge la meta solo dopo aver attraversato il cuore, i capillari, il polmone, la pleura, i vasi linfatici e l’orecchio. Però, ci sono solo sei minuti di tempo per eliminare lembolo e per poter essere poi estratti dal corpo di Benes prima dell’inizio dell’espansione. Michaels fa, però di tutto per distogliere il dottor Duval dall’eseguire l’operazione a causa dellesiguo tempo, allora Grant scopre che è lui linfiltrato che aveva causato tutti gli incidenti. Ma lo scopre troppo tardi, perché Michaels, con la forza, prende possesso del sommergibile e lascia tutti gli altri nel cervello. Il suo viaggio dura poco e si conclude con la sua morte, perché Grant riesce a colpire il Proteus con il raggio del laser utilizzato per l’eliminazione dellembolo andata a buon fine. La morte e la distruzione stanno per avere il sopravvento, ma tutti i sopravissuti vengono riportati all’esterno, dove si espandono, attraverso l’occhio, raggiunto dopo un estenuante corsa. La vicenda ha così un lieto fine e si conclude con il risveglio di Benes dal suo lungo coma.
PERSONAGGI:
Grant: Protagonista del romanzo, Grant faceva parte della squadra di rugby della sua università, il che gli ha scolpito un fisico invidiabile. Ora è unagente segreto, e come tali non conosce cosa sia la paura, in compenso ostenta sicurezza da ogni poro del suo corpo. Membro importantissimo nell’equipaggio del sommergibile, poiché è grazie a lui che gran parte del problemi viene risolta.
Dottor Duval: Chirurgo molto abile, forse il più abile in giro, ha un carattere burbero e taciturno. Il suo carattere freddo e distaccato combinato agli incidenti in cui sembra coinvolto faranno sospettare che sia una spia.
Michaels Colui: Michaels è il vero infiltrato. Grazie al suo carattere gioviale e gentile, non lascia trasparire il minimo sospetto sul suo vero scopo, infatti che sarà lui a dire a Granth come scovare la spia, ed è sempre lui che inizialmente è fiducioso sull’esito della missione. Morirà dopo aver tentato di tradire l’equipaggio.
Cora Peterson: Unica presenza femminile del gruppo, su di lei no si può dire molto, se non che si dimostra abile e capace.
Owens: Creatore del proteus, esso ha un carattero inespressivo, e sappiamo solo che è un padre di famiglia.
SPAZIO:
Gli ambienti attraverso i quali si districa la narrazione non sono molti. Inizialmente fa da sfondo alla narrazione un aeroporto e una piccola cittadine americana.La parte centrale del romanzo si svolge in un laboratorio di ricerche scientifiche, esattamente all’interno del corpo di un uomo sottoposto a cure mediche.Il corpo umano a differenza degli altri ambienti viene descritto minuziosamente.
TEMPO:
La narrazione può essere collocata in un futuro prossimo, nel quale la tecnologia avrà fatto grandi passi in avanti.Il narratore ci racconta di una società nella quale sotto alcuni aspetti è molto simile alla nostra, mentre in alti è molto più evoluta, io darei come data di collocazione, il 2050 circa.
STILE:
Il narratore ha prediletto una scrittura semplice ma ricca di contenuti. Il narratore è esterno, infatti esso non ci mostra linteriorità dei personaggi, ma soprattutto non ci anticipa le vicende, infatti egli tenta di far ricadere i sospetti sul dottore, mentre quando il vero infiltrato era Michaels.
CONCLUSIONI:
La lettura di questo libro mi è piaciuta molto, grazie a i suoi continui coli di scena, ma soprattutto per la descrizione che Asimov fa del futuro, infatti quando la sera finivo di leggere il capitolo, spegnevo la luce e mi immaginavo i progressi che l’umanità avrebbe portato avanti. Inoltre grazie al linguaggio semplice e alla scorrevolezza dellevolversi delle situazioni non risulta pesante la lettura.
Maurizio Cattaneo