Storia per scuole primarie
27 Gennaio 2019Tracce delle prove scritte del concorso per Dirigenti Scolastici Commissione Sarde…
27 Gennaio 2019L’opera di Vincenzo Gioberti è stata un tentativo lungo tutta la vita di riconnettere filosofia e cristianesimo, tradizione e progresso, nel tumulto politico dell’Italia di inizio Ottocento e nel sorgere di nuove filosofie della storia.
Filosofia
La sua critica al soggettivismo lo porta a proporre uno schema neoplatonico (riassunto in quella che chiama la “formula ideale”), che trova la sua radice in un’originale intuizione dell’essere. Da questa intuizione ha dedotto che l’Essere come creatore è Dio. Ma il giudizio riflessivo non è mera contemplazione: come pensare e creare sono la stessa cosa in Dio (Dio è “il primo filosofo”), così pensare e agire sono la stessa cosa nell’uomo, come immagine di Dio. Storia e civiltà sono la continuazione del processo creativo in cui il ritorno dell’esistenza all’essere riconduce la dualità all’unità, pur mantenendo lo scarto ontologico della relazione creaturale.
Neoguelfismo
Il Neoguelfo è un movimento culturale e politico che si affermò in Italia, tra i cattolici, nella prima metà dell’ottocento (XIX secolo). Per estensione, il termine indica una posizione clericale e la proposta di ripristinare la presenza attiva della Chiesa nella vita politica dello Stato.
Il termine, originariamente sviluppato da critici laici e repubblicani tra cui Guglielmo Pepe e Giuseppe Ferrari per sottolinearne il carattere reazionario, finì per essere accettato anche dai suoi aderenti.
Il neoguelfismo fu poi teorizzato da Gioberti nella sua opera Del primato morale e civile degli Italiani del 1843, il suo programma era di realizzare l’unità d’Italia sulla base di una confederazione di stati, ciascuno governato dal suo principe, sotto la direzione del Papa. Proposta per il è presente la riforma della Chiesa, in senso liberale, democratico, federalista e valorizzazione dell’autonomia.
Elementi di neoguelfismo si ritrovano anche in Cesare Balbo, Gino Capponi e Alessandro Manzoni.
Nel novecento
Il termine è usato anche per descrivere i membri di un gruppo di intellettuali cattolici, che furono spesso esiliati in Svizzera, infatti furono gli unici ad agire segretamente contro il regime fascista. Tra i membri di questo gruppo c’è Piero Malvestiti.
Per approfondire:
- GIOBERTI di Diego Fusaro
- Gioberti di cronologia.it
- La politica di Gioberti. (A. 3, n. 16, 1924) da La rivoluzione liberale di Piero Gobetti
- I cattolici liberali. (A. 4, n. 14, 1925) da La rivoluzione liberale di Piero Gobetti
- L’ età romantica in power point (115 kbyte) delle prof.sse Claudia e Orietta Maria Scappatura*
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio