Alberto Reggiori
27 Gennaio 2019STATO SOCIALE
27 Gennaio 2019di Roberto Rutigliano
esperto del Centro Ricerca Cetacei
Fortunatamente la risposta è nella ormai non più recente tendenza verso l’eco-sostenibile. Una tendenza che però spesso impone una certa adattabilità, che si scontra con l’esigenza di sfruttare tutto, subito e in quantità eccessiva, causa del deterioramento del nostro mondo. Pur essendo enormi i progressi scientifici in campo ecologico, modificare le proprie abitudini in questo senso non è sempre facile.
E’ su questo tema che il Centro Ricerca Cetacei ha sempre puntato nelle sue campagne di sensibilizzazione. Perché gli istituti preposti alla tutela dell’ambiente, al di là del loro settore di specializzazione, oggi hanno la responsabilità di diffondere la cultura dell’amore e della comprensione verso ciò di cui l’uomo non è ospite, ma di cui fa parte: la Natura.
Così durante tutto l’anno il Centro invita chiunque a salire a bordo di Altair per unirsi all’attività di ricerca fra le acque dell’Isola d’Elba, per imparare a vivere nell’ambiente ristretto di una barca davanti all’immensità del Mare, per imparare ad apprezzare il valore di risorse come l’acqua, la luce, i detersivi e lo spazio vitale e, non ultimo, per permettere a tutti di godere della vista dei Delfini liberi nel loro habitat.
L’incontro con i mammiferi marini suscita una delle emozioni più grandi che l’uomo possa provare al cospetto della natura, forse per via della sensazione di fratellanza con questi animali, così eccezionalmente adattati al Mare, l’ambiente che più incute rispetto, e all’acqua, che psicologicamente ricorda il ventre materno.
Lo staff del Centro Ricerca Cetacei, con le esperienze aperte a tutti, si pone l’obiettivo di far comprendere l’importanza di tutelare l’ambiente, per mezzo di questa emozione, tanto reale e concreta quanto il piacere di una vacanza sul mare, della salute propria e della nostra Terra.
Una descrizione più dettagliata delle esperienze è reperibile sul sito web www.centroricercacetacei.org
o inviando una mail a [email protected] .
Roberto Rutigliano