Università, l’Italia retrocede
27 Gennaio 2019Secondo un nostro sondaggio, è inaffidabile la correzione degli scritti del conco…
27 Gennaio 2019nel reclutamento degli insegnanti
maggio 2009
Le recenti dichiarazioni del ministro risvegliano i cuori di molti professori riformisti, come il sottoscritto, un po’ assopiti, e quasi rassegnati ad aspettare ancora anni prima di vedere finalmente riformata la nostra scuola, per il bene delle nuove generazioni.
Già in alcune scuole, come la Scuola Rinascita di Milano, l’istituto comprensivo Scuola Città Pestalozzi di Firenze e l’istituto don Milani-Colombo di Genova, si sperimenta da anni possibilità di selezione autonoma del personale docente. La valutazione dei titoli dei docenti avviene ad opera di una commissione, dopo di che il dirigente scolastico fa un colloquio orale in cui verifica la sintonia del docente con il progetto di scuola sperimentale.
Utopia? No, già realtà, in quelle tre scuole.
Sarebbe ora che chi conosce il mestiere possa aiutare gli aspiranti (tirocinio), valutarli e assumere i più meritevoli.
Sarebbe ora che i docenti migliori siano incentivati, in modo da valorizzare le risorse umane presenti nella scuola, introducendo meccanismi di differenziazione in base al merito.
Ricordiamo al proposito la bozza della proposta di legge Docenti e meritocrazia presentata dal prof. A. Lalomia, su questo sito web, atuttascuola.
Luigi Gaudio